24-30 aprile

1. Ifigenia, liberata di Carmelo Rifici al Piccolo Teatro Strehler

È ancora possibile per il mito rivelare sfumature e sfaccettature della realtà che ci circonda? Può il teatro antico spingerci a indagare su questioni di portata universale come la violenza insita nell’essere umano? Da questi interrogativi e dal testo di Euripide nasce Ifigenia, liberata, opera frutto del fortunato sodalizio tra Carmelo Rifici e la drammaturga Angela Demattè. In questo spettacolo, che si presenta sotto forma di prova performativa, il regista, la drammaturga e gli attori compiono un viaggio in parallelo che, a partire dalla vicenda di Caino e Abele arriva fino alle suggestioni di Nietzsche e Girard, attraversando la cultura greca e giudaica insieme. Il pubblico, chiamato in causa dal meccanismo spettacolare di Rifici, si interroga e ragiona insieme agli attori, fino ad emozionarsi, rivelando come il tema del sacrificio e della violenza siano elementi propri dell’intera umanità. Un’affascinante riflessione che indaga la materia di cui è fatto l’uomo e l’essenza del teatro.

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2. Cantico dei Cantici di Virgilio Sieni al Crt Teatro dell’Arte

“Otto momenti che indagano, se è possibile, e se così si può dire, il vuoto sacrale che non nega niente e annuncia qualcosa con le sue membra”. Con queste parole Virgilio Sieni descrive il suo ultimo lavoro, Cantico dei Cantici, che approda al Crt di Milano dopo il debutto, lo scorso ottobre, a Reggio Emilia. Sei danzatori (Claudia Caldarano, Luna Cenere, Riccardo De Simone, Maurizio Giunti, Giulia Mureddu e Davide Valrosso) reinterpretano le otto sezioni di quello che viene reso nella traduzione letterale dall’ebraico come il più sublime tra i cantici. Daniele Roccato e il suo contrabbasso accompagnano, con musiche originali e dal vivo, i ballerini che, in modo fluido e vibrante, si muovono su una pedana realizzata in foglie d’oro. Il coreografo, che nel 2013 ha diretto il settore Danza della Biennale di Venezia, con quest’opera porta così avanti l’indagine, avviata già nei suoi precedenti lavori, sulla realtà contemporanea attraverso suggestioni filosofiche e orizzonti mitologici.

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3. Rassegna Apache presso MTM – Manifatture Teatrali Milanesi

Il 27 aprile prende il via la quarta edizione di Apache, rassegna teatrale nata su iniziativa del Teatro Litta (oggi MTM) che, come nelle scorse edizioni, si pone l’obiettivo di promuovere i linguaggi ‘altri’ che popolano la scena teatrale contemporanea: dalle arti visive e dalla musica fino ad arrivare all’esplorazione della sociologia e del design. È dunque, sigificativamente, “NO BORDERS” il sottotitolo di questa quarta stagione a richiamare la volontà esplicita di abbattere confini sociali e artistici per dare ampio spazio a continue forme di sperimentazione e soluzioni teatrali ibride. In cartellone quattro prime nazionali di spettacoli prodotti o coprodotti da Apache – Manifatture Teatrali Milanesi. Ad aprire le danze il 27 sarà la giovane regista molisana Azzurra di Gregorio che, in collaborazione con Carrozzerie | n.o.t.,  presenta il suo ultimo lavoro, De Rerum Natura, un omaggio al pianeta terra e alle creature che lo abitano.

#nuovilinguaggi #sguardisulpresente #teatrocontemporaneo

a cura di Elisabetta Cantone