Dio può prendere le forme più disparate per cercare di entrare in contatto con gli esseri umani. In Apocalisse Tascabile, in scena al Nolo Fringe Festival 2021 presso il giardino di ArteMadia, sceglie di incarnarsi nella carta Fidelity di un supermercato della periferia romana. Per annunciare l’apocalisse imminente ha scelto accuratamente il suo profeta: un ragazzo senza aspirazioni e senza particolari qualità.
Il giovane Piccolo Fetta incarna un’intera generazione nella fase cruciale di passaggio dalla realtà astratta dello studio a quella concreta del lavoro, con la frenetica sottomissione ai principi che lo regolano: non c’è spazio per insicurezze e ripensamenti, è necessario mostrarsi disposti a uscire dalla propria comfort zone, essere massimamente adattabili anche al contesto più impensabile. Un incessante martellamento a cui prendono parte anche le figure di riferimento che circondano il ragazzo: il padre lo biasima perché non ha ancora optato per la laurea in Economia, le amiche lo abbandonano nel suo disagio e persino Dio-carta Fidelity lo sprona a prendere parte al sistema senza farsi troppe domande.
Tutto questo viene raccontato sul palco da Niccolò Fettarappa Sandri e Lorenzo Guerrieri attraverso un flusso ininterrotto di parole che non permette mai allo spettatore di prendersi una pausa per mettere insieme i pezzi. L’unica reazione possibile a questo bombardamento è la risata, sottofondo perpetuo dello spettacolo, ma senza catarsi: non ci si alleggerisce né ci si rasserena, ma si viene spinti a riflettere sul posto occupato da ciascuno nell’opprimente realtà consumistica, osservata e sezionata attraverso il filtro di un’ironia tagliente.
La drammaturgia di Niccolò Fettarappa Sandri gioca sulla mescolanza di linguaggi differenti: il gergo giovanile della periferia romana si ibrida con rime poetiche e con un blob di slogan pubblicitari. Il ritmo incalzante della parola fagocita e lega i diversi registri, assorbe il linguaggio quotidiano per farne materia straniata, dissonante.
Cos’è, in definitiva, l’apocalisse ai tempi del consumismo?
La sua presenza viene normalizzata dal sistema e diventa una festività celebrata da tutti, una ricorrenza annuale qualunque. A fine spettacolo, il profeta dell’apocalisse diventa lo spettatore: a lui il compito di annunciare (o prevenire?) un disastro che appare ormai imminente.
Micol Sala, Alice Strazzi
APOCALISSE TASCABILE
di Niccolò Fettarappa Sandri
con Niccolò Fettarappa Sandri e Lorenzo Guerrieri
regia di Niccolò Fettarappa Sandri e Lorenzo Guerrieri
con la collaborazione di Carrozzerie N.o.t
Questo contenuto è esito del progetto di Stratagemmi per Nolo Fringe Festival 2021