Nel cuore di Atene, poco oltre il Ceramico, c’è Ghazi, il quartiere che non dorme mai. Qui trovate locali cool, dove servono cocktail alla moda e si fa musica dal vivo, ma anche cultura, come alla “Technopolis”, un riuscito esperimento di riconversione industriale. Gli obsoleti stabilimenti della società che forniva il gas per illuminare Atene nel XIX secolo rivivono ora in un museo, sale per concerti, mostre ed eventi culturali.
Se avete voglia di camminare, in questa zona potrete incontrare il vivace 104 (due scene teatrali, Open Space e sale per seminari e laboratori). A pochi passi da qui, lontano dai lustrini e dalla musica ad alto volume di Ghazi, seguendo i cartelli che indicano la stazione, scoprirete una realtà teatrale unica nel suo genere, nel quartiere di Rouf, in passato una zona povera ora in ripresa. In stazione (interscambio della linea Pireo-Atene-Eubea), attraversando le rotaie, vedrete fermo sull’altra banchina “To treno sto Rouf” (Il treno di Rouf), un convoglio-museo che funziona da teatro. Si tratta di un’idea originale, per promuovere la cultura contemporanea in Grecia e all’estero, nata nel 1997 da una compagnia di artisti e intellettuali sotto la direzione dell’attrice e regista Tatiana Lyghari.
Il treno è composto da cinque vagoni. Il Vagone Teatrale è una carrozza degli anni 1950 di origini italiane, restaurata in tutte le sue parti e adibita a scena teatrale e musicale (dispone anche di un meccanismo che simula il movimento del treno); il New Wagon dispone di 12 scompartimenti, ognuno è una piccola cellula teatrale per performances; ci sono poi il Wagon-Bar e il Wagon-Restaurant, e infine il Vagone Musicale, il gioiello dell’intero convoglio: si tratta infatti di una carrozza del mitico Orient Express (anno 1924) che conserva i decori originali e può ospitare 33 spettatori per serate musicali (anche opera lirica), performances, cabaret o caffè letterari.
In questo ambiente gli spettatori-passeggeri sono coinvolti in spettacoli che ruotano soprattutto intorno alla tematica ferroviaria, e non di rado scrittori e drammaturghi scrivono opere appositamente pensate per questa location. Una sezione permanente è dedicata ai ragazzi, che vengono iniziati al teatro come a un itinerario magico. Ma i ‘viaggi’ del Treno di Rouf hanno grande successo anche presso gli adulti: ad esempio lo spettacolo Evviva! (di Melina Skoufou), presentato durante il Festival dei Nuovi Artisti (maggio 2014) è stato in programmazione fino al mese scorso. Due attrici e due pupazzi a grandezza naturale sono gli ingredienti che innescano un percorso lirico e memoriale (dalla guerra alla crisi economica attuale): nel vagone si crea un’atmosfera di intimità complice, un rifugio di ascolto e di narrazioni che scorrono insieme al moto immobile del convoglio, sulle rotaie della fantasia.
Gilda Tentorio