Autore: Redazione

Editoriale

“Da Berlino vedo un paese che era il giardino culturale d’Europa e ora è seduto sulle sue memorie. Non diamo voce all’oggi, alla contemporaneità. Sembriamo un paese che ha paura della cultura.E infatti le preferiamo una...

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Anteprima Suite-Hope

Compagnia Chiara Frigo

visto al Pim Off di Milano _ 28 novembre 2011

Che cos’è la speranza? E perché dovremmo sperare? Speriamo perché è nella nostra natura di esseri umani, fallibili e soprattutto perfettibili, mille volte capaci di cadere e altrettante mille di rialzarsi. Così ci dice la coreografa Chiara Frigo, veronese, poco più che trentenne, fra le personalità emergenti della giovane danza d’autore italiana contemporanea, formatasi all’estero, fra Parigi Bruxelles e Amsterdam, e poi approdata nelle compagnie Ersilia di Laura Corradi e Naturalis Labor di Luciano Padovani e AltroTeatro di Lucia Latour.

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Quel che volete (La dodicesima notte)

regia di Lorenzo Loris, con gli allievi dell’Accademia dei Filodrammatici

visto al Teatro Out Off di Milano _ 17 novembre-22 dicembre 2011

All’Out off è tempo di prime. Lorenzo Loris, da 25 anni regista di quello che si definisce lo Stabile d’innovazione milanese, per la prima volta nella sua carriera affronta Shakespeare. Gli allievi dell’Accademia dei Filodrammatici, e anche per loro è un debutto, partecipano a una produzione del teatro di via Mac Mahon.

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Prima della pensione

di Thomas Bernhard
visto al Teatro i di Milano_ 9-27 novembre 2011

È tra gli autori più rappresentati delle ultime stagioni l’austriaco Thomas Bernhard, caustico scoperchiatore dei delitti e delle pene della coscienza dell’uomo moderno. Lo Stabile di Torino ha ospitato a gennaio l’Elisabetta II, opera del 1987 fino ad allora mai rappresentata in Italia, che ha come protagonista Rudolf Herrenstein, potente industriale ebreo paraplegico che fabbrica cannoni e dipende in tutto e per tutto dal suo servo. Contemporaneamente girava l’Italia l’Immanuel Kant nella versione di Alessandro Gassman, mentre il critico Renato Palazzi ha scovato e messo in scena, con intelligente ironia e saggia naturalezza, un minidramma giocoso “da camera” (e infatti si tratta di una messa in scena pensata per gli appartamenti di privati) il Goehte schiatta, dove il poeta tedesco, vicino alla morte, è ansioso di incontrare di persona il filosofo Ludwig Wittgenstein.

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Capusutta: Aristofane a Lamezia Terme

20 – 21 novembre 2011
Teatro comunale Politeama, Lamezia Terme

Marco Martinelli e il suo Teatro delle Albe sembrano non stancarsi mai. Sono passati pochi anni dal progetto Arrevuoto, che aveva portato centinaia di adolescenti del territorio di Scampia a recitare Aristofane, Jarry, Molière, ed è già tempo di una nuova sfida. Questa volta, con Capusutta, è il comune di Lamezia Terme ad essere coinvolto: Tano Grasso, assessore alla cultura, ha lottato per inaugurare il suo mandato con un’esperienza forte come quella che aveva visto a Scampia, capace di vivificare la città. L’obiettivo, allo stesso tempo semplice e coraggioso, è avvicinare 70 giovani – studenti di alcuni istituti superiori della città e bambini rom guidati dagli educatori dell’Associazione La Strada – alla pratica teatrale.

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Fattoria Vittadini al Ringhiera: John Doe

visto al Teatro Ringhiera di Milano_12-13 Novembre 2011

In linea con la sua vocazione alla condivisione, Atir lascia ‘le chiavi di casa’ del Teatro Ringhiera alla giovane compagnia Fattoria Vittadini che presenterà, nel corso dell’intera stagione, 7 lavori. Nato nel 2009, il gruppo è composto da 11 diplomati alla Paolo Grassi desiderosi, proprio come i fratelli maggiori di Atir, di continuare un’esperienza nata tra i ‘banchi’ dell’accademia. Così in repertorio si alternano spettacoli firmati da nomi come Ariella Vidach e Luciana Melis a progetti senza collaboratori esterni.

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Danae Festival: The Cradle of Humankind

di Steven Cohen
visto al Teatro Out Off di Milano_ 5 Novembre

Nella Milano pre-Expo che ama definirsi internazionale, poco arriva delle sperimentazioni teatrali europee ed extra-europee. Se il Piccolo e il Parenti si impegnano a portare in cartellone i mostri sacri della scena russa, quasi nulla di ciò che accade nella capitale per il Roma Europa Festival mette piede sul suolo meneghino. A prendersi carico di offire ai milanesi alcuni assaggi internazionali sono, significativamente, due realtà indipendenti: MilanOltre per la danza, e Danae per il teatro.

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Il Piccolo Principe

di Antoine de Saint-Exupéry

leggono Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni

visto al Teatro Franco Parenti di Milano _ 27 ottobre – 6 novembre 2011

Belli sono belli. Bravi sono bravi. Alzi la mano chi ha il coraggio di negarlo. Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni formano la coppia più trendy e più invidiata del teatro italiano. Intellettualoidi, eleganti, schivi quanto basta per stare sempre un po’ dietro i riflettori senza mai scomparire del tutto dalle scene tra cinema, tv, reading, palcoscenico. Spettacoli impegnati e ruoli importanti che li fanno degni rappresentanti di un modo di fare spettacolo che ci piace. Come in una favola, si sono conosciuti e innamorati proprio in scena, quando recitavano la Trilogia della villeggiatura di Carlo Goldoni. Da allora, un matrimonio, due bambine e due carriere che a volte corrono su binari paralleli e altre volte si intrecciano.

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Iancu, un paese vuol dire

di Cantieri teatrali Koreja – regia di Salvatore Tramacere

Visto al Teatro Elfo Puccini di Milano _ 8-13 Novembre 2011

Iancu. Bianco. Come il vestito di Fabrizio Saccomanno, seduto solo sulla scena. Bianco come la luce di certe giornate di agosto in Puglia. Bianco come lo sguardo ancora pulito di un bambino di otto anni. Ed è proprio attraverso questo filtro – gli occhi di un ragazzino un po’ cresciuto, al punto di avere un po’ di iancu anche tra la barba e i capelli – che si dipana la narrazione.

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