Due Bimb(Y)i roteanti saltano da una parte all’altra del palco, le mani come rotelle non si fermano mai, girano su loro stesse e si intrecciano: i corpi dei due interpreti a loro volta roteano continuamente su se stessi. E se inizialmente ci appaiono come entità autonome, man mano che passano i minuti, rotazione dopo rotazione, si percepisce un collegamento, fino a quando sotto i nostri occhi i corpi dei due performer si trasformano in parti complementari di un unico meccanismo. Bip, bip, bip.  Movimenti alienanti sembrano ripetere più volte una stessa funzione meccanica, per essere interrotti solo da un annuncio: una voce ripete ossessiva lo slogan “Three cooking level, step by step”. Poi con il passare del tempo i movimenti dei due ragazzi-bimby diventano più fluidi: i corpi si avvicinano tra loro, si avvinghiano l’uno sull’altro, l’uno sorretto dall’altro, in un’atmosfera sensuale, quasi erotica. Bip, bip, bip. Un nuovo segnale acustico pone fine al loro agire: sotto una luce rossa i due performer si bloccano mentre iniziano ad echeggiare le note di Se sei felice tu lo sai. Il pubblico batte a tempo le mani. Sì, sembra felice.

Alice Moretti


Bimb(y)i
Perfomance perpetua per due performer

ideazione Antonio Montanile
interpreti Alessandro Sollima, Nicolas Grimaldi Capitello
scene Mattia Di Mauro
produzione Interno 5
residenze CSC Garage Nardini (Bassano del Grappa)ex Asilo Filangieri (Napoli), Komm Tanz (Rovereto)

Questo contenuto è parte dell’osservatorio critico MilanOltreView