In vista della pubblicazione di una trilogia dedicata al rapporto tra spazio e arti performative, Stratagemmi è lieta di raccogliere proposte di contributi che consentano di ampliare lo sguardo della redazione, favorendo l’apertura a nuove prospettive. I contributi saranno pubblicati, in coerenza con le relative tematiche, sui numeri 45, 46 e 47 della rivista, in stampa entro primavera 2024.

Call for papers: il teatro e i suoi spazi

Obiettivo della call è sollecitare l’esplorazione delle relazioni tra arti performative e spazio, inteso, quest’ultimo, nella sua molteplice accezione di scenografia, luogo del pubblico e della scena, architettura per lo spettacolo, spazio urbano e edifici non teatrali trasformati dall’azione scenica. Stratagemmi intende così stimolare una riflessione sulle innovazioni e rivoluzioni che hanno contrassegnato, soprattutto nel contemporaneo, le discipline dello spazio, toccando ambiti quali il ruolo dello spettatore, la partecipazione culturale, la politica, l’estetica e le forme dello spettacolo dal vivo, la rigenerazione dei luoghi e le poetiche dello sguardo.

Per indagare questo ambito, Stratagemmi vuole dunque sollecitare contributi di studiose e studiosi, operatrici e operatori del mondo dello spettacolo e delle pratiche del progetto, di diverse discipline e provenienze, nell’ottica di uno scambio di visioni provenienti da diversi ambiti. Le proposte andranno a costituire i contenuti di tre diversi volumi che affronteranno il tema da altrettanti punti di vista. 

Contesto e Tematiche

La rilevanza estetica e politica del legame tra teatro, spazio e realtà segna da sempre, in modo imprescindibile, le arti performative. Già nel 1931 Max Hermann, nel suo saggio Das theatralische Raumerlebnis, affermava che le arti performative sono arti dello spazio, perché accadono e rivelano le loro qualità più essenziali nello spazio reale. Herrmann ha sollevato così la questione dell’estetica dello spazio – o, nelle sue parole, la questione del “processo di ricostruzione” necessario per convertire un luogo fisico reale in un altro tipo di spazio – come un problema fondamentale negli studi teatrali. Allo stesso tempo, ha evidenziato come il “problema spaziale” del teatro possa difficilmente essere adeguatamente compreso limitandosi all’architettura teatrale e alla scenografia.
Il tema verrà declinato, su Stratagemmi, seguendo tre filoni tematici principali che andranno a confluire in altrettanti numeri della rivista.

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