Cassette di legno scuro, vetrerie, barattoli con sostanze e preparati antichi: è questa la scenografia naturale di I’ll write you something new, una performance di teatro partecipativo per dodici spettatori alla volta. Il teatro che la accoglie è l’Antica Farmacia degli Speziali, conservata integra nella sua struttura originale del 1789, solitamente chiusa al pubblico e aperta solo in occasione di eventi particolari. All’ingresso, Maria Luisa Usai – attrice, autrice e regista di spettacoli e progetti multidisciplinari di teatro – attende gli spettatori, poi li incoraggia a curiosare e a scegliere bene dove sedersi.
Dodici sedie sono distribuite intorno a un tavolo rettangolare all’interno della sala, mentre sopra di esso sono sparse lettere scritte in italiano e francese. A un’estremità del tavolo si trova una piccola scrivania: una telecamera ne riprende in diretta la superficie, trasmettendo su uno schermo visibile a tutti l’immagine di un foglio bianco. Su quella superficie viene tracciato il testo di un invito allo spettatore: «Guarda negli occhi della persona di fronte a te. ADESSO!». Ma cosa rappresentano tutte le lettere? È questo il centro del progetto artistico che Usai condivide con il suo pubblico: da anni scrive lettere a sconosciuti, mantenendo così in vita una modalità antica di parlarsi. Tutti i ricordi e pezzi collezionati sono mostrati al pubblico ingranditi sullo schermo: foto, cartoline senza contenuto oppure fiori secchi. Non c’è il tempo per leggere ogni lettera, ma la drammaturgia incalza gli spettatori con domande e riflessioni più ampie: cos’è una lettera? Cosa cambia quando scriviamo a mano? L’indirizzo dei destinatari a cui sono state inviate le lettere arriva a formare una vera e propria cartina geografica, che viene mostrata attraverso la telecamera.
Verso la fine della performance l’artista sarda guarda il pubblico, piena di aspettative: foglietti, buste e post-it sono distribuiti sul tavolo. In modo spontaneo la performer incoraggia i dodici interlocutori a scrivere una lettera a uno sconosciuto, come lei stessa ha fatto con piacere in passato. Viene lasciata la scelta di scrivere una lettera anonima o di comunicare il proprio indirizzo per un’eventuale risposta. Quando i primi mettono da parte la matita, Usai è scomparsa come era apparsa all’inizio.
Con questo spettacolo Usai invita tutti noi a immaginare una forma di relazione che non frequentiamo più, ovvero la lettera che parla al presente a un destinatario che la leggerà in un futuro distante. Un’occasione per riappropriarsi di una ormai superata percezione del tempo e dello spazio nell’età della comunicazione istantanea, per legare insieme passato e futuro.

Maren Oberzier


copertina: foto ufficio stampa

I’LL WRITE YOU SOMETHING NEW
performance di e con Maria Luisa Usai
produzione Spazio T

Questo contenuto fa parte di Cartoline da Insolito Festival 2023