È distante la Birmania? | Intervista a Marco Martinelli
Il golpe avvenuto a febbraio in Birmania ha riaperto una ferita che si credeva sanata, gettando...
Per saperne di piùdi Redazione | 27 Apr 2021
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Per saperne di piùdi Redazione | 21 Apr 2020
La rassegna Invito di Sosta di quest’anno ha offerto allo sguardo del critico e dello spettatore...
Per saperne di piùdi Redazione | 31 Mar 2020
Andrea Cerri è un giovane direttore artistico e organizzativo. È al timone dell’Associazione...
Per saperne di piùdi Redazione | 28 Mar 2020
Dopo anni di studi nella ricerca vocale, con particolare attenzione al rapporto tra corpo e suono,...
Per saperne di piùdi Redazione | 9 Mar 2020
È il 13 marzo, l’inverno comincia ad allentare la presa, ma senza fretta. Tiago Rodrigues ci...
Per saperne di piùdi Redazione | 22 Feb 2020
Al Teatro Mecenate di Arezzo, per la rassegna Invito di Sosta diretta dall’Associazione Sosta...
Per saperne di piùdi Redazione | 7 Gen 2020
Giuseppe Scutellà, regista e attore, lavora da ormai venticinque anni all’Istituito Penale...
Per saperne di piùdi Redazione | 24 Lug 2018
Danzatrice e coreografa napoletana classe 1987, Luna Cenere ha una formazione composita, votata...
Per saperne di piùdi Redazione | 6 Lug 2018
Avevamo incontrato Helena Janeczek qualche tempo fa a Milano. L’occasione era Tempo di...
Per saperne di piùdi Redazione | 13 Giu 2016
da L’Étranger di Albert Camus con Fabrizio Gifuni visto al Teatro Franco Parenti, 24-27 maggio...
Per saperne di piùdi Francesca Gambarini | 29 Feb 2016
Lezione-spettacolo su Eduardo De Filippo a cura di e con Massimiliano Civica vista nella rassegna...
Per saperne di piùdi Redazione | 25 Ott 2014
In concomitanza con la messa in scena al Teatro dell’Elfo de La vita cronica dell’Odin Teatret (leggi la recensione) la Cineteca proietta il documentario La conquista della differenza di Erik Exe Christoffersen (2013), che ripercorre la storia della compagnia fondata da Eugenio Barba cinquanta anni fa, mostrando stralci dei più noti spettacoli e momenti di training attoriale. La “differenza” menzionata nel titolo allude alla specificità del metodo di lavoro e di vita dell’Odin: dal baratto culturale con le popolazioni che lo ospitano, alla scelta di esibirsi davanti a un pubblico limitato numericamente per mantenere una stretta interazione attore-spettatore.
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