Debutti, riprese e contaminazioni tra narrativa, cinema, poesia e psicoanalisi per la settimana teatrale milanese. Più un gradito e sempre più atteso ritorno, il Danae festival. Sono da sempre voci fuori dal coro Alessandra De Santis e Attilio Nicoli Cristiani, gli ideatori del festival Danae che, dal 17 aprile al 2 maggio, festeggia la quindicesima edizione (ripresa a novembre). L’idea è di salvare quanto resta del teatro contemporaneo e celebrarlo attraverso spettacoli e personalità interessanti ma ancora poco conosciuti a Milano. Arrivano dunque i romani Teatropersona (cui spetta l’inaugurazione il 17 all’Out Off con Aure ispirato alla Recherche proustiana), all’espressività fra teatro/danza e clownerie dei torinesi Tardito/Rendina con Circhio Lume (Out Off, il 19), al duo Antonio Tagliarini-Daria Deflorian con Non siamo pronti e Più nero del nero (il 21, Out Off), studi da Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni che debutterà nel 2014, o alla coppia inedita formata da Milena Costanzo e Gianluca De Col con la prima di Conferenza con Anne Sexton sull’intellettuale americana (Scuola Paolo Grassi il 22, preceduto il 18 in Statale da un incontro con gli autori).
Sul fronte degli Stabili cittadini, Pamela Villoresi torna al Piccolo, dove è cresciuta con Strehler, come attrice, con Memorie di una schiava. Ricoperta di stracci e creta, mette in scena la vecchia schiava senza nome della pièce tratta dal romanzo sudafricano Spedizione al baobab, con la regia di Gigi De Luca.
Diventa una pièce anche Momenti di trascurabile felicità di Francesco Piccolo, il catalogo delle joie de vivre che divenne un caso editoriale qualche anno fa. A portare in scena la filosofia di Piccolo c’è Valerio Aprea, volto cult di Boris e compagno di scena di Valerio Mastandrea, anche regista del monologo che va in scena all’Elfo Puccini. In corso Buenos Aires ci sono anche Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa, che tornano di nuovo insieme in palcoscenico con Italy. Lo fanno attraverso la poesia e le parole di Giovanni Pascoli, che racconta l’Italia che migra, ma anche attraverso la musica e le canzoni di Gianmaria Testa.
Si intitola Enigma della mente il binomio che lega due spettacoli, per certi versi affini, che andranno in scena al Parenti. Entrambi esplorano i disturbi della mente. Muri. Prima e dopo Basaglia è uno dei successi riconosciuti del Teatro della Cooperativa, protagonista Giulia Lazzarini, testo e regia di Renato Sarti. Da mercoledì anche Niente più niente al mondo, tratto dall’omonimo romanzo di Massimo Carlotto, storia fulminante di una madre che ha appena ucciso la figlia.
Torna a Milano, al teatro I, il super applaudito Antonio Latella con Francamente me ne infischio, liberamente ispirato al romanzo Via col vento di Margaret Mitchell. Lo spettacolo è un universo che oscilla vertiginosamente tra il grottesco e il pop, tra la riflessione testuale e la contemporaneità. La pièce è divisa in cinque movimenti: 1.TWINS 2.ATLANTA 3.BLACK 4.MATCH 5.TARA. Da non perdere se non l’avete ancora visto.
17 aprile -2 maggio
Danae festival
www.danaefestival.com
16-21 aprile
Memorie di una schiava
un progetto di Gigi Di Luca
ore 20.30 / sabato 19.30 / dom 16
www.piccoloteatro.org
15-21 aprile
Momenti di trascurabile felicità
di Francesco Piccolo
regia Valerio Aprea
mar-sab 21 / dom 16
www.elfo.org
16 – 21 aprile 2013
Italy – Sacro all’Italia raminga
con Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa
mar-sab: 20.30 / dom: 16.30
www.elfo.org
16 – 21 aprile
MURI – prima e dopo Basaglia
di Renato Sarti
mar 21.15 / merc 19.30 / da giov a sab 21.15 / dom 16.30
www.teatrofrancoparenti.it
17 aprile – 5 maggio
Niente, più niente al mondo
di Massimo carlotto
mar 20.45 / merc 20 / da giov a sab 20.45 / dom 15.45
www.teatrofrancoparenti.it
17- 21 aprile
Francamente me ne infischio
di Antonio Latella
lun – sab 21 / domenica 17
www.teatroi.org