Mentre continuano le repliche della Santa Giovanna del macelli di Ronconi al Piccolo, Milano è pronta ad accogliere un altro Brecht: La resistibile ascesa di Arturo Ui, che sarà da martedì 5 all’Elfo Puccini con Umberto Orsini e la regia di Claudio Longhi in un’edizione che torna nel capoluogo lombardo dopo quella gloriosa con Franco Parenti, che risale a oramai cinquant’anni fa. Un spettacolo di enorme successo, tutto esaurito nella scorsa stagione e premio Ubu a Luca Micheletti, come miglior attore non protagonista. Inquieto e raffinato, pungente e grottesco: da non perdere.
«Un affascinante spettacolo di penombre minacciose, un testo contro i pregiudizi, contro la bassezza d’animo, il populismo, l’ignoranza e il conformismo sempre portatore di non-pensiero: materiali ieri come oggi per erigere ignobili colonne infami», è la sintesi che Magda Poli dà della messa in scena tratta dal libello manzoniano Storia della colonna infame, nella messa in scena del Crt con la regia di Giovanni Guerrieri. In scena ci vanno Silvio Castiglioni (direttore artistico del Crt) e Emanuela Villagrossi. Lo spettacolo ha debuttato lo scorso aprile e torna per quasi un mese al Crt Salone, questa volta nella sede decentrata di via Ulisse Dini.
Ancora dalla letteratura trae ispirazione Il cappotto di Gogol, dall’8 marzo al Parenti. In scena Lia Careddu: lei lo spirito del racconto, ma è anche il povero Akakij Akakievic, che vive nell’attesa di avere un cappotto nuovo, il sarto spregiudicato, e, via via, tutti personaggi del racconto, in un gioco di distanza e personificazione, reso ancor più interessante dall’interpretazione femminile.
Sempre al Franco Parenti, un tuffo nella storia con un dialogo immaginario tra Nilde Iotti e la vedova De Gasperi per raccontare, attraverso gli occhi di due grandi donne del nostro paese, il rapporto tra privato e la storia politica italiana. Esequie Solenni è il titolo del terzo capitolo della Trilogia Italiana di Antonio Tarantino, interpretata da Ivana Monti e Sara Bertelà, con la regia di Andrée Ruth Shammah.
Al Teatro Ringhiera va in scena una produzione dello Stabile di Trieste, con la regia di Serena Sinigaglia: un atto unico per due attrici scritto da Marsha Norman, che indaga senza imbarazzi il tema del suicidio. Di personalità femminili si occupa anche Barbara Toma: al Pim off, l’8 Marzo, presenta Orbata. Appunti di sopravvivenza al femminile e Io non dormo. Diventare mamma non è un dovere, è un diritto!, nuova creazione presentata in anteprima.
E per gli amanti di Eduardo De Filippo, arriva al Tieffe – Teatro Menotti una delle commedie meno rappresentate eppur tra le più significative della produzione del maestro, L’arte della commedia, con la regia di Michele Sinisi in una produzione del Teatro Minimo, giovane laboratorio teatrale pugliese che ha ottenuto da Luca De Filippo il permesso di mettere in scena questo metatesto che nell’immediato dopoguerra già metteva in luce tutta la poetica edoardiana nella sua potenza e incisività.
La resistibile ascesa di Arturo Ui
di Bertolt Brecht
6-18 Marzo
ore 20.30; domenica 16.30
www.elfo.org
Storia della colonna infame
di Alessandro Manzoni
6-25 Marzo
ore 21; venerdì 21.30; sabato 19.30; domenica 16
www.teatrocrt.it
Il cappotto
di Gogol
6-17 Marzo
ore 20,45; domenica 15
www.teatrofrancoparenti.it
Esequie solenni
di Antonio Tarantino
8-18 Marzo
ore 21.15; mercoledì e sabato 19.30; domenica 16.30
www.teatrofrancoparenti.it
Buonanotte mamma
di Marsha Norman
8-11 Marzo
ore 20.45; domenica 16
www.atirteatro.it
L’arte della commedia
di Eduardo De Filippo
ore 21; mercoledì 19.30, domenica ore 17
www.tieffeteatro.it
Orbata. Appunti di sopravvivenza al femminile
Io non dormo. Diventare mamma non è un dovere, è un diritto!
di e con Barbara Toma
8 Marzo, ore 21.
www.pimoff.it