Pandemia? Tempo di bilanci! E se domani una nuova calamità dovesse mettere in pericolo la nostra memoria storica, col rischio di cancellare anni e anni di coreografie e spettacoli, quale sarebbe il lavoro che vorresti si salvasse? Quello da mettere al riparo in un’immaginaria arca di Noè e tramandare ai posteri? Lo abbiamo chiesto agli artisti di MilanOltre 2020, questa la loro personalissima selezione:
Giselle di Leonid Lavrovsky (con Carla Fracci e Rudolf Nureyev)
Amleto la veemente esteriorità della morte di un mollusco della Socìetas Raffaello Sanzio
La Sagra della Primavera – coreografia di Vaclav Fomič Nižinskij
Questo contenuto è parte dell’osservatorio critico MILANoLTREview