Pandemia? Tempo di bilanci! E se domani una nuova calamità dovesse mettere in pericolo la nostra memoria storica, col rischio di cancellare anni e anni di coreografie e spettacoli, quale sarebbe il lavoro che vorresti si salvasse? Quello da mettere al riparo in un’immaginaria arca di Noè e tramandare ai posteri? Lo abbiamo chiesto agli artisti di MilanOltre 2020, questa la loro personalissima selezione:

Biped di Merce Cunningham

Il movimento in sé

May B di Maguy Marin

The cost of living di DV8

Alice di Bob Wilson,Tom Waits e Paul Schmidt

Labile Pangea di Manfredi Perego

Giselle di Leonid Lavrovsky (con Carla Fracci e Rudolf Nureyev)

 Set and Reset di Trisha Brown

Amleto la veemente esteriorità della morte di un mollusco della Socìetas Raffaello Sanzio

La Sagra della Primavera – coreografia di Vaclav Fomič Nižinskij

Serpentine Dance di Loïe Fuller

Gala di Gérôme Bel


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