Tanti sono i debutti della settimana a Milano, alcuni molto attesi e di natura e anima completamente diversi. Vi aiutiamo a scegliere quello che fa per voi. All’Elfo Puccini arriva il nuovo spettacolo dell’acclamato Antonio Latella, che con il drammaturgo Ken Ponzio si confronta questa volta con un classico del teatro, l’Arlecchino goldoniano qui filtrato attraverso il tema della menzogna. “Dietro la figura di Arlecchino (Truffaldino) la commedia si nasconde a se stessa, mente. Dietro agli inganni, ai salti, alle capriole del servitore più famoso del mondo la commedia mente agli spettatori: il personaggio che tanto li fa ridere è insieme tutte le menzogne e i colori degli altri personaggi. È uno specchietto per le allodole e sposta il punto di ascolto dell’intera commedia. Non c’è una figura onesta, tutto è falso, è baratto, commercializzazione di anime e sentimenti”, dice il regista.
Altro debutto è quello del quintetto Oblivion che arriva al Manzoni con Othello la H è muta, una parodia che viaggia, certamente irriverente, tra Verdi, Shakespeare e Vasco Rossi. Lo spettacolo li vede per la prima volta cimentarsi con un’unica storia invece che con una struttura a episodi misti, in un calderone di citazioni pop, che culmina forse nell Bal-Otello, il Moro “diversamente biondo”, amato e tradito sempre sul filo di una comicità strabordante e mai politically correct.

Home sweet home è una produzione di Quelli di Grock ospitata dal Teatro della Cooperativa, una storia di violenza e silenzi tra le mura domestiche. È un giovane uomo, un figlio, che narra una storia apparentemente normale ma che nasconde in realtà verità terribili, e mette a fuoco l’insana complicità che spesso nasce fra vittima e carnefice, il complesso rapporto fra chi fa del male e chi pensa di meritarlo, la paura di confessare che il nemico è proprio lì, seduto accanto sul divano. La voce maschile guida lo spettatore all’interno di una ampia riflessione sulla società e sulla famiglia, a tratti sarcastica e pungente, a tratti libera e metaforica.

Al Litta va in scena una versione in chiave culinaria del Principe di Macchiavelli. Il drammaturgo fiorentino Stefano Massini attraverso la metafora dei fornelli, affida a pentole e cuochi il compito di trovare la ricetta giusta per preparare il Principe d’Italia e dare al Paese un governo. Tra spezie e salse i cuochi tratteggiano i ritratti di decine di Principi passati, da Ludovico il Moro a Papa Alessandro Borgia. Nessuna attualizzazione, ma una riflessione sui vizi del potere che si ripetono nel tempo. La voce di Machiavelli è di Roberto Herlitzka.
Si alza questa settimana  il sipario sulla prima edizione di Acrobazie Critiche, festival di teatro per le nuove generazioni, con appuntamenti, spuntini critici, spettacoli e performance dal mondo del circo contemporaneo. Mercoledì 19 marzo l’appuntamento per i critici in erba e per tutti coloro che vogliono curiosare in questa neonata programmazione milanese, densa e variegata, è con Cassandra di Christa Wolf, regia di Francesco Frongia, al teatro Elfo Puccini. Venerdì 21 marzo si passa al Teatro I con Genesiquattrounodi e con Gaetano Bruno e Francesco Villano mentre domenica si raddoppia l’appuntamento con IMMAGINI DI PLASTICA –Senza chiedere il permesso, di Lorella Zanardo e  Cake Design di Milena Costanzo.

L’altro importante e imperdibile appuntamento della settimana con Milano in Festival è con  Uovo Performing Arts Festival. La rassegna è arrivata alla 12esima edizione e dal 19 al 23 marzo invita a una riflessione sul rapporto fra spettatore e pratica performativa con cartellone di sicuro richiamo: da Romeo Castellucci a Tino Sehgal, sono 20 gli artisti che arrivano a Milano per dar vita a 12performance, di cui 8 sono prime nazionali e 2 prime assolute, oltre a djset, video e concerti. Elemento di novità è la diffusione di Uovo in nuovi spazi urbani, alcuni dei quali più tradizionali come il Teatro dell’Arte Crt, e La Triennale, altri meno, come la Biblioteca Sormani e Palazzo Sorbelloni. Tra le performance più attese c’è  SOLO (Milano), lavoro site-specific realizzato del collettivo cittadino Strasse per il festival. La sede della performance – che replica per dal 20 al 23 marzo in più momenti – resta sconosciuta fino a quando non si acquisterà il biglietto, ma sarà certamente un luogo simbolico per tutta la città. Romeo Castellucci si esibisce con Attore, il tuo nome non è esatto, ospitato il 22 e 23 marzo a Palazzo Sorbelloni e Tino Sehgal con il lavoro “senza titolo” il 21 al Teatro dell’Arte,tra i più giovani, Francesca Foscarini che per Gut Gift  ha invitato la coreografa israelianaYasmeen Godder ad esibirsi con lei. La performance va in scena al Teatro dell’Arte il 20 ed è seguita da Reykjavik, spettacolo della compagnia spagnola La Veronal. E ancora, il 22 c’è Alessandro Sciarroni che torna a Uovo con “Untitled_I will be there when you die” dedicato alla giocoleria.

 

18 – 30 marzo
Il servitore di due padroni
da Carlo Goldoni
regia di Antonio Latella
mar-sab 20:30 / dom 16:00
www.elfo.org

 

18 marzo -6 aprile
Othello la H è muta…
di Oblivion
Mar – sab 20.45 / dom 15.30
www.teatromanzoni.it

 

18 – 23 marzo
Home sweet home
testo e regia Valerio cavalli e Claudio Intropido
Mar-sab 20:45 / dom 16:00
www.teatrodellacooperativa.it

 

18-23 marzo
Il principe
di Niccolò Machiavelli, regia di Stefano Massini
mar-sab 20:30 / dom 16:30
www.teatrolitta.it

 

18-28 marzo
Festival acrobazie critiche
www.acrobaziecritiche.it

19-23 marzo
Festival di arti performative Uovo
Uovo Performing Arts Festival
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