di Maria Daniela Miceli

Il presente offre una riflessione sulla natura delle differenze e delle gerarchie sociali stabilite tra i generi all’interno dell’opera eschilea. Attraverso l’analisi di passi tratti da I Sette a Tebe, Le Supplici e I Persiani, si delinea un’immagine del ruolo femminile che rispecchia fedelmente pratiche, rituali e abitudini sociali. Gli scambi comunicativi prendono corpo, rivelando le coordinate delle relazioni tra gli interlocutori. Sulla scena si tratteggia uno spaccato dei valori dominanti, del sistema simbolico e ideologico in cui la comunità presente a teatro può riconoscersi.