“Stratagemmi” taglia il traguardo del dieci. Per festeggiare un giro di boa importante come questo, abbiamo dedicato proprio al dieci la seconda sezione di questo numero. Nel Taccuino leggerete infatti un dossier che prova a tracciare una panoramica sulle eccellenze del teatro italiano di oggi e, nelle nostre previsioni, di domani. Sono state scelte dieci categorie, dall’attore al regista, dal drammaturgo alla compagnia di danza, passando per la scenografia e arrivando alle arti performative e alla contaminazione sul palco. Nel farlo, abbiamo cercato di guardare oltre i circuiti ufficiali, e di lasciare da parte quelle personalità che stanno sotto i riflettori da tempo e hanno una professionalità già riconosciuta e premiata. Con l’aiuto di alcuni dei critici ed esperti della scena, soprattutto di quelli che si spingono a lanciare uno sguardo e segnalare anche le realtà off, sono emersi dieci nomi: tutti under 40, spesso nemmeno trentenni, che si sono messi in luce nella stagione conclusa o in quella appena precedente, unendo fre-schezza di proposte e contenuti all’accuratezza formale. Sono gruppi ed esperienze che, seppure in alcuni casi davvero nati ieri, non sembrano destinati a rimanere una piacevole sorpresa, ma piuttosto ben decisi a tracciare un personale percorso di ricerca.
È per questo che “Stratagemmi” li segnala: con l’augurio e la speranza che possano proseguire sulla strada intrapresa e di poterli ritrovare a lungo nelle rassegne stampa e sui palchi di tutta Italia.
Nella prima sezione trovano spazio, come di consueto, saggi d’impronta accademica. Si inzia con un’anteprima del volume dedicato all’area archeologica del teatro romano di Milano, curato dall’Istituto di archeologia dell’Università Cattolica: il contributo presenta un esperimento di valorizzazione dello scavo attraverso un percorso archeologico-didattico aperto al pubblico e un allestimento multimediale in un “museo sensibile”.
Il secondo contributo ripercorre la degradazione della figura di Odisseo dall’epica, attraverso la tragedia e la commedia, fino al delinearsi di una vera e propria maschera teatrale: l’astuto eroe omerico diviene un ghiotto scansafatiche. Tre recenti messe in scena di Elettra, Medea ed Edipo a Colono, nel terzo saggio, sono l’occasione per riflettere sulla rilevanza – antica come moderna – del primattore. è poi la volta di Maggie Rose e Salvatore Cabras che raccontano la loro esperienza di traduzione collaborativa della trilogia The War Plays del drammaturgo inglese Edward Bond: il traduttore funge da tramite tra i diversi partner della complessa macchina teatrale per giungere alla miglior resa possibile.
Continua, infine, erectile dysfunction cialis l’approfondimento circa il teatro delle marionette sull’acqua del Vietnam: nella seconda parte del saggio ad esso dedicato (la prima è stata pubblicata sul numero nove) l’attenzione si concentra sul rapporto tra tradizione e modernità, tra svilimento della tradizione e innovazioni positive, per poi presentare e discutere alcuni progetti di conservazione e valorizzazione di questo patrimonio millenario.