Secondo Navid Navab
Letteralmente: “flessione del gesto”. È il processo con il quale l’artista modula i gesti e i movimenti per creare nuovi ‘universi di possibilità’ per il corpo. Nel momento in cui un movimento si allontana dagli schemi predefiniti in cui viene di norma inquadrato, può diventare materia con cui lavorare e comunicare liberamente, la sabbia con cui costruire il castello che più risponde alle nostre aspettative. È qui che ha inizio il play: il gioco, ma anche lo spettacolo, la performance.
A cura di Chiara Carbone
Questo contenuto è parte dell’osservatorio critico MilanOltreView