di Chiara Trifiletti
L’obiettivo del contributo è quello di analizzare l’attività teatrale di Pina Bausch come esemplificativa di alcune tendenze dell’arte performativa contemporanea, con una particolare attenzione all’ambito dell’emozionalità e dell’empatia, e di mettere il luce come questi aspetti influenzino le metodologie di lavoro creativo e le possibilità fruitive nello specifico del teatro di Pina Bausch.
L’analisi prende avvio da alcuni aspetti formali del Tanztheater che si caratterizzano per una forte sinergia nella composizione, il cui risultato finale non può prescindere dall’interdipendenza che gli elementi corporei, visivi e sonori instaurano tra loro, creando un tempo e una struttura spettacolare anomali e complessi. Ogni elemento concorre così a rappresentare sulle scene un’emozionalità di fondo, nucleo centrale del lavoro creativo, da cui si diramano tutte le azioni sceniche in infinite sfumature emotive. Tutto ciò viene messo in scena grazie al particolare metodo registico adottato, che, utilizzando il potere metaforico delle immagini rappresentate, evoca, suggerisce, rimanda.
La trattazione intende analizzare come lo spettatore sia coinvolto in senso multisensoriale e sinestesico durante la fruizione dello spettacolo, nel momento in cui s’incontrano la creazione artistica, la sensibilità dell’interprete e la risposta del pubblico. Tale fenomeno non è sempre stato tenuto nella dovuta considerazione tuttavia questa prospettiva può costituire una chiave di lettura importante per comprendere l’opera bauschana e la grande influenza che essa ha avuto sul teatro contemporaneo.
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This contribution aims at analysing Pina Bausch’s theatrical activity as an example of some tendencies in contemporary performing art – with a special eye on the domains of emotionality and empathy. We tried to show how these domains have an influence on the methodologies of Pina Bausch’s creative work and on our ability to appreciate her format.
The analysis starts off some formal aspects of Tanztheater which are characterised by a strong compositional synergy and result in an interconnection of corporal, visual and sonic elements that create peculiar and complex tempos and play structures.
Hence, every element concurs to represent emotionality underlying the scenes. Emotionality, from which every scenic action departs in umpteen emotive nuances, is the true core of Pina Bausch’s creative work. All this is then mis en scène through her original direction method: using the figurative power of the images represented, Pina Bausch does not just show: she evokes, suggests and refers to.
The scope of this contribution is to highlight how the performance involves the audience in a multisensory and synaesthetic way; the staging is where the artist’s creation meets the viewer’s sensitivity meets the public’s response.
We feel that our interpretation has not being given enough recognition, despite it being key if one wants to adopt a different perspective when analysing Bausch’s work and her major contribution to contemporary theatre.