In una Milano lontana anni luce dalla Milano di oggi, in una zona popolare di case di ringhiera e cortili, c’era una volta il sogno di un gruppo di teatranti capitanati dall’attore Franco Parenti. La sfida di trasformare un cinema a luci rosse in uno dei centri di cultura più attivi di Milano, un teatro pubblico di impegno e di confronto, un luogo in cui si potesse parlare con il pubblico e coinvolgerlo attivamente. Questo è l’inizio di quarant’anni di storia, l’inizio della storia di un teatro che ha saputo reinventarsi e, con la nascita della Fondazione Franco Parenti, è arrivato a festeggiare i suoi primi quarant’anni.
Ciliegina sulla torta di una stagione di grandi ritorni, una stagione in cui si riflette sul passato e il presente della sala milanese, la festa di ieri (16 Gennaio) in ricordo dell’inaugurazione del fu Salone Pierlombardo con la prima dell’Ambleto di Testori. Un debito omaggio, il segno del grande rispetto Teatro Franco Parenti perché – come intima Andrée Ruth Shammah – “è l’eredità di Testori una di quelle cose importanti che ci fanno andare avanti”. E di fatto si va avanti; il futuro del Parenti si inizia ricordando la sua storia. Tanti invitati e tanti amici, un’atmosfera familiare e disimpegnata e un’Andrée Ruth Shammah che, energica e appassionata, orchestra la magia della serata. L’entusiasmo generale si spiega subito. Nella conferenza stampa della mattina – mentre il Sindaco Pisapia ricordava il legame del Parenti con la città di Milano e sottolineava il contributo del teatro alla rinascita della sua zona – arrivano due sorprese. Una è la tanto attesa convenzione tra il Comune di Milano e il Parenti per la gestione della storica piscina Caimi, l’impianto sportivo attiguo ai locali del teatro inutilizzato da tempo. “Alla fine siamo riusciti a fare la cosa giusta”, non nasconde la sua gioia L’Assessora Bisconti. L’altra sono i 1.500.000 euro promessi dal Ministro Ornaghi e dal Direttore Generale Spettacolo dal vivo Salvatore Nastasi, che speriamo il Parenti farà fruttare per rendere lo spazio Caimi un luogo per la sperimentazione di nuove forme teatrali, un luogo che dia spazio ai giovani; “Il palcoscenico della vita”, nelle parole dell’Architetto De Lucchi.
Il Parenti, insomma, sembra avere ancora tanto da dare a Milano e all’Italia. Quarant’anni e non sentirli.
Pia Vittoria Colombo