di Punta Corsara
regia di Emanuele Valenti
visto presso il PimOff_ 14 – 15 Dicembre 2014

Di cosa parliamo quando parliamo di periferie? Tra cronaca e drammaturgia, gli irriverenti e preparati attori di Punta Corsara propongono al Pim Off uno spettacolo-convegno che prova a spiegarlo, lasciando da parte paroloni e teorie sociologiche per attingere, oltre che a testi di autori contemporanei come Campanile e Vonnegut, al vissuto di ciascuno dei ragazzi in scena, tutti originari di Scampia: il gruppo diretto da Emanuele Valenti nasce infatti nel 2007 da un laboratorio della non-scuola di Marco Martinelli del Teatro delle Albe proprio in quel territorio tanto raccontato ma sempre tenuto a distanza.

Il convegno è perfettamente reale, non manca nulla: dal politico presenzialista, all’esperto che confonde con i suoi termini eruditi, passando per l’operatore sociale e la ragazza difficile. L’intento è quello di sottolineare, in un gioco tragicomico, la facilità e la leggerezza con cui tutti dichiarano di avere “LA” soluzione per la difficile situazione delle periferie. Poco importa se sono campane o milanesi, se è l’hinterland torinese o la periferia di Palermo: teorie, soluzioni e frasi fatte sono sempre le stesse, sempre da manuale. Che finale può esserci con queste premesse?

Il testo, una drammaturgia originale collettiva che unisce il vissuto quotidiano alle opere di Karl Valentin, Achille Campanile, Rem Koolhaas e Kurt Vonnegut, non riesce però a raggiungere l’incisività ottenuta in altri spettacoli (a gennaio al Parenti verrà presentato, per esempio, un interessante Hamlet Travestie). Nei fogli di sala viene dichiarato che l’intento è proprio quello di mettere in scena le modalità vuote e standardizzate con cui si parla del tema, ma solo a tratti emerge un linguaggio ironico e tragicomico; in altri punti risulta tutto troppo verosimile per essere ironico, ma non abbastanza per essere drammatico. La forza dello spettacolo sono invece i brevissimi e rari momenti di insieme, come la seduta di stretching-yoga tra un intervento e l’altro del convegno (peccato che si siano messe poco a frutto le ottime capacità corali della compagnia).
Il convegno è del resto il primo spettacolo del percorso di Punta Corsara che attinge direttamente alla contemporaneità senza mediazione di un classico: forse si tratta del primo passo di una strada ancora da scoprire per l’interessante compagnia partenopea, il primo studio di una nuova forma da mettere a punto e da esplorare.

Alessia Calzolari