Un ciclo di incontri sul teatro e intorno a esso; una masterclass atipica dedicata alle arti performative; un’occasione di incontro tra artisti, spettatori, studiose, cittadini.
Il nostro calendario di appuntamenti, costantemente aggiornato, vi accompagna in alcuni dei luoghi teatralmente più significativi della città.
9 novembre, ore 19:30
ciclo IN PERSONA
@ ZonaK, via Spalato 11
un dialogo con Simon Senn
e con Ester Fuoco (Università IULM)
in occasione di Be Arielle F.
modera Maddalena Giovannelli
Al termine della replica di Be Arielle F. di Simon Senn, si terrà un incontro col pubblico moderato da Maddalena Giovannelli in dialogo con l’artista svizzero e con Ester Fuoco, PhD in Digital Humanities e Ricercatrice in Discipline dello Spettacolo allo IULM di Milano. La discussione cercherà di sondare la relazione che intercorre tra mondo virtuale e reale, la funzione che può svolgere l’intelligenza artificiale rispetto alla conoscenza e alla sperimentazione delle forme dell’identità e rispetto a una forzatura dei limiti imposti dalla cultura.
10 novembre, ore 16:00
ciclo DANCE CIRCLE
@ PimOff, via Selvanesco 75
un dialogo con Giuliano Scarpinato
e con Matteo Botto (Università degli Studi di Genova)
in occasione di All About Adam
modera Alessandro Iachino
Al termine di All about Adam di Giuliano Scarpinato avrà luogo il talk Costruzioni e decostruzioni della maschilità. Dialogherà con l’autore Matteo Botto (assegnista di ricerca presso l’Università di Genova, esperto di men’s studies e dei processi di radicalizzazione misogina online), modera Alessandro Iachino.
Quali immaginari hanno contribuito a formare l’identità maschile nazionale? Quali stereotipi ne imbrigliano i ruoli e i comportamenti? L’incontro mette al centro dell’attenzione le narrazioni intorno al maschile, nella volontà di indagarne il rimosso e la persistenza.
L’incontro è inserito nel ciclo di appuntamenti Dance Circle, momenti di approfondimento trasversale sul mondo della danza promosso dalla rete Dance Card, in collaborazione con Stratagemmi Prospettive Teatrali.
14 novembre, ore 19:30
ciclo IN PERSONA
@ Teatro La Cucina / Olinda, via Ippocrate 45
un dialogo con Fien Leysen
in occasione di The Making of Berlin
modera Francesca Serrazanetti
Al termine dello spettacolo, Francesca Serrazanetti dialogherà con Fien Leysen, regista del collettivo fiammingo Berlin, intorno ai confini labili che separano realtà e finzione, documentario cinematografico e rappresentazione scenica.
18 novembre, ore 18:30
ciclo STORMI
@ Chiostro Nina Vinchi, via Rovello 2
un dialogo con Marta Cuscunà
e con Nicoletta Vallorani (Università degli Studi di Milano)
in occasione della pubblicazione del primo numero di Stormi. Traiettorie sulla Stagione
moderano Alessandro Iachino e Francesca Serrazanetti
Come si (ri)scrive la storia?: questo il titolo, e la domanda guida, del primo numero di Stormi dedicato alla Stagione 2024/2025: la redazione del magazine riflette, a partire dagli spettacoli in programmazione, sull’impulso di artiste e artisti a ridisegnare la realtà trasfigurando i traumi e le aporie del presente. È il caso per esempio di Corvidae, la creazione di Marta Cuscunà da poco presentata al Piccolo, in cui uno stormo di corvi osserva, ragiona sull’oggi per immaginare un domani altro.
E se la catastrofe ecologica inevitabile fosse l’occasione per disegnare uno scenario inedito?
A discuterne, lunedì 18 alle 18.30 presso il Chiostro Nina Vinchi, Marta Cuscunà e Nicoletta Vallorani, scrittrice e docente di Cultura inglese all’Università degli Studi di Milano. Moderano Alessandro Iachino e Francesca Serrazanetti.
10 dicembre, ore 18:00
ciclo STORMI
@ Chiostro Nina Vinchi, via Rovello 2
un dialogo con Carmelo Rifici
e con Paolo Gaetano Volonté (Politecnico di Milano)
in occasione della pubblicazione del secondo numero di Stormi. Traiettorie sulla Stagione
moderano Maddalena Giovannelli e Camilla Lietti
Ora travestimento funzionale a nascondere, ora reale espressione di un sé celato dalle convenzioni sociali, il costume – tanto nella quotidianità quanto a teatro – può essere deformante o rivelatorio. Sogno di una notte di mezza estate, che Carmelo Rifici porta in scena con la compagnia di attrici e attori diplomati alla Scuola del Piccolo, è da sempre, con i suoi equivoci e quegli svelamenti che una maschera o un abito possono originare, l’occasione per indagare i sensi e i significati di un oggetto ordinario ed eccezionale come un abito. L’identità è un travestimento? è l’interrogativo da cui ha origine il secondo numero di Stormi dedicato alla Stagione 2024/25, ma anche questo incontro-conversazione tra Carmelo Rifici e Paolo Gaetano Volontè, docente di Sociologia della Moda e Teorie dell’Innovazione presso il Politecnico di Milano. Moderano Maddalena Giovannelli e Camilla Lietti.
18 dicembre, ore 18:30
ciclo IL TEATRO E I SUOI SPAZI
@ ZIA – Zona Indipendente Artistica, via De Sanctis 43
in occasione della pubblicazione della trilogia IL TEATRO E I SUOI SPAZI
intervengono Pierluigi Salvadeo (Politecnico di Milano), Marco Valerio Amico (gruppo nanou), Daniele Spanò (scenografo e artista visivo)
in dialogo con Virginia Magnaghi, Andrea Malosio, Francesca Rigato (Stratagemmi)
modera Francesca Serrazanetti (Stratagemmi, co-curatrice dei volumi)
17 gennaio, ore 18:00
ciclo STORMI
@ Chiostro Nina Vinchi, via Rovello 2
un dialogo con Marcus Lindeen
e con Armando Petrini (Università degli Studi di Torino)
in occasione della pubblicazione del terzo numero di Stormi. Traiettorie sulla Stagione
moderano Maddalena Giovannelli e Alessandro Iachino
Il teatro del Grande Attore e quello dei mattatori, l’epoca del divismo, l’avvento rivoluzionario del performer e del non professionismo. E poi il cinema, le serie tv. L’attore ha conosciuto, e tuttora attraversa, età mutevoli, sensibili ai cambiamenti offerti dai nuovi media così come dalle condizioni sociali, produttive, storiche, che ne plasmano le caratteristiche, ne condizionano i processi formativi, ne modificano la percezione.
Attore, chi sei tu? è il quesito dal quale prende le mosse il terzo numero di Stormi: ne discutono Marcus Lindeen — che con Memory of Mankind indaga, una volta ancora, i processi osmotici tra verità e sua narrazione, e le modalità con cui restituirle nell’atto teatrale — e Armando Petrini, docente di Storia e teoria dell’attore teatrale presso l’Università degli Studi di Torino.
Moderano Maddalena Giovannelli e Alessandro Iachino.
21 febbraio, ore 18:00
ciclo STORMI
@ Chiostro Nina Vinchi, via Rovello 2
un dialogo con Pier Lorenzo Pisano
e con Filippo Forcignanò (Università degli Studi di Torino)
in occasione della pubblicazione del quarto numero di Stormi. Traiettorie sulla Stagione
moderano Camilla Lietti e Francesca Serrazanetti
Di cosa parliamo, quando parliamo di mito? Di una narrazione fondativa condivisa da un’intera civiltà, di un racconto allegorico, di una figura protagonista dell’immaginario collettivo? Oppure, più semplicemente, di una mera fantasticheria? Il mito attraversa le epoche e le informa, sorreggendone le costruzioni, determinandone i collassi. Da esso l’arte e il teatro hanno mosso i primi passi, e a esso tornano costantemente per abbatterlo o riscriverlo, sancendone così la continuità. Sei un mito? è la domanda provocatoria al centro del quarto numero di Stormi: ne discutono Pier Lorenzo Pisano — il cui Semidei trova la propria origine nel mito bellico per antonomasia, ovvero la guerra di Troia — e Filippo Forcignanò, docente di Storia della filosofia antica presso l’Università degli Studi di Milano. Moderano Camilla Lietti e Francesca Serrazanetti.
21 marzo, ore 18:00
ciclo STORMI
@ Chiostro Nina Vinchi, via Rovello 2
un dialogo con Lino Guanciale
e con Daniele Giglioli (Università di Trento)
in occasione della pubblicazione del quinto numero di Stormi. Traiettorie sulla Stagione
moderano Maddalena Giovannelli e Alessandro Iachino
Le trasposizioni filmiche e teatrali dei romanzi sono sempre una vertiginosa sfida, perché si confrontano con le aspettative dei lettori, con i loro immaginari e interpretazioni. Cosa accade quando un personaggio tanto amato prende il volto di un attore in carne e ossa? Su questo scivoloso e affascinante territorio si incontrano – e guerreggiano, stilano tregue – romanzieri e drammaturghe, registi e autrici, gli uni tentando di tradurre o tradire quanto gli altri inizialmente avevano affidato alla carta, e all’esperienza solitaria e muta della lettura. Romanzo, chi è di scena? è la domanda al centro del quinto numero di Stormi: di cosa significhi trasporre gli elementi architettonici di un romanzo sul palco discutono Lino Guanciale e Daniele Giglioli, docente di Letterature comparate presso l’Università di Trento e autore per il Corriere della Sera e la Neue Zürcher Zeitung. Moderano Maddalena Giovannelli e Alessandro Iachino.
3 aprile, ore 19:30
ciclo DANCE CIRCLE
Spiriti, fantasmi e altre creature
@ PimOff, via Selvanesco 75
un dialogo con Silvia Galletti
e con Antonio Bibbò (Università di Trento)
al termine della lecture performance Studio per Vanishing Manifesto di Silvia Galletti
modera Maddalena Giovannelli
Svanire, dissolversi, scomparire. Cambiare stato, cambiare forma. Sono questi i misteriosi talenti che alcune creature sembrano possedere, così come alcune narrazioni sono in grado di trasformarsi e riapparire a diverse latitudini del tempo e dello spazio. L’incontro con Antonio Bibbò, comparatista e docente di Lingua e traduzione inglese presso l’Università di Trento, metterà al centro la letteratura folklorica e i racconti popolari legati ad apparizioni e sparizioni di esseri fantastici.
16 aprile, ore 18:00
ciclo STORMI
@ Chiostro Nina Vinchi, via Rovello 2
un dialogo con Davide Enia
e con Cristina Battocletti (scrittrice, giornalista per la “Domenica” del “Sole 24 Ore” e critica cinematografica)
in occasione della pubblicazione del sesto numero di Stormi. Traiettorie sulla Stagione
moderano Alessandro Iachino e Camilla Lietti
Dal Padrino di Marlon Brando fino al Traditore di Pier Francesco Favino, cinema e televisione hanno spesso offerto ritratti ambigui – affascinanti tanto quanto pericolosi – dei capi delle organizzazioni criminali: un esercizio di rappresentazione che ha contribuito a scolpire, talvolta cristallizzare l’immaginario collettivo, nel bene e nel male.
In occasione della presentazione del nuovo numero di Stormi dal titolo Qual è il tuo potere?, Davide Enia e Cristina Battocletti, scrittrice, giornalista per la “Domenica” del “Sole 24 Ore” e critica cinematografica, dialogano intorno ai modi in cui sono stati dipinti i volti del potere mafioso, e di ciò che quei volti rivelano di noi osservatori. Moderano Alessandro Iachino e Camilla Lietti.
6 maggio, ore 20:30
ciclo DANCE CIRCLE
Storia di un incontro
@ Teatro Amilcare Ponchielli, Corso Vittorio Emanuele II 52, Cremona
un dialogo con Compagnia Virgilio Sieni, Mario Brunello e Maria Semeraro
al termine dello spettacolo Un amico di Virgilio Sieni
modera Alessandro Iachino
L’amicizia, nelle sue molteplici sfumature, si rivela anzitutto come un motore progettuale. I legami affettivi diventano terreno fertile per la creazione artistica, come dimostrano gli incontri tra Ezio Bosso e Mario Brunello, e successivamente tra Brunello e Virgilio Sieni. In questi sodalizi, l’intesa personale si traduce in una potente forza creativa, capace di emergere sia nell’armonia del linguaggio condiviso sia nell’audacia degli sconfinamenti disciplinari.
7 maggio, ore 19:30
ciclo LIFE
Who’s Afraid of Representation?
@ Fabbrica del Vapore, via Giulio Cesare Procaccini 4
un dialogo con Rabih Mroué e Lina Majdalanie
al termine dello spettacolo Who’s Afraid of Representation?
modera Maddalena Giovannelli
I loro nomi sono Joseph Beuys, Chris Burden, Orlan, Marina Abramović e Gina Pane, nomi di spicco della body art europea esposti in un catalogo. Un grande schermo è posto al centro della scena, poi un uomo e una donna tirano a sorte. La donna viene scelta per prima e apre il catalogo a pagina 33; vedendo il nome di Gina Pane, ha 33 secondi per descrivere una performance dell’artista. La parte divertente di questo lavoro di Rabih Mroué e Lina Majdalanie non deve trarre in inganno. Quando è il suo turno, Mroué deve raccontare la storia di Hassan Mamoun, un funzionario pubblico del Libano che ha ucciso dieci persone. Il duo artistico affronta il tema della violenza autoinflitta dagli artisti del corpo e della violenza che colpisce il loro paese, affrontando questioni controverse legate alla rappresentazione in una società in crisi. Presentata per la prima volta nel 2005, la pièce riattiva la memoria della violenza esibita nella corrente artistica della body art degli anni Settanta giustapponendola alla ben più dirompente violenza delle zone di guerra e che spesso l’ha ispirata. Un’evocazione e un omaggio a quegli artisti estremi che mettono in discussione il potere e il significato della rappresentazione in reazione a una realtà intollerabile che continua ad avere un impatto su di noi mezzo secolo dopo.
12 maggio, ore 19:30
ciclo LIFE
The Cloud
@ Fabbrica del Vapore, via Giulio Cesare Procaccini 4
un dialogo con Arkadi Zaides e la compagnia
al termine dello spettacolo The Cloud
moderano Camilla Lietti e Francesca Serrazanetti
The Cloud esplora i fenomeni naturali/artificiali delle nuvole e la loro complessa relazione materiale e simbolica con l’azione umana. È un’indagine sulla nube tossica che il reattore di Chernobyl ha sparso nell’aria, ma anche sui dati fluttuanti nella nuvola che alimenta l’intelligenza artificiale. Qual è la singolarità del corpo umano in questo improbabile ma inevitabile punto di convergenza tra le due nuvole? Dove si collocano la fragilità intrinseca del corpo e la sua resilienza postumana?
Zaides riflette su come molti aspetti delle nuove tecnologie, così come delle nuvole in natura, sfuggano alla nostra piena comprensione, evidenziando in particolare la natura ambigua ed espansiva dell’intelligenza artificiale. Sul palco, le artiste e gli artisti si muovono in un assetto intrigante e potente che fonde video, materiali d’archivio, suono, illuminazione, testo e movimento esaminando criticamente il potenziale di collasso globale nell’era dell’Antropocene. The Cloud offre un’inaspettata ibridazione tra gli aspetti documentari e fantasmatici delle sue tematiche e del suo dispositivo: dimostrare ciò che vuole considerare, e considerare ciò che vuole dimostrare, nel tempo reale della rappresentazione scenica.