Un glossario per restituire le parole, i concetti, i temi affrontati dai maestr* nell’ambito delle Masterclass e delle Conferenze danzate in programma nel corso di MilanOltre 2022. Per ogni lemma, la definizione canonica è reinterpretata alla luce dell’accezione con cui viene utilizzato nel corso dell’insegnamento.

Archivio

secondo Frédéric Tavernini
L’insieme di esperienze, immagini, sensazioni racchiuse nella nostra memoria e sedimentate nel nostro corpo. Queste informazioni possono essere reinterpretate e reincorporate pescando all’interno del proprio immaginario gesti semplici, quotidiani o anche ricordi che bisogna descrivere e ri-scrivere in una esplorazione spontanea, senza filtri del movimento. Ai ragazzi viene raccontata una storia che devono restituire attraverso l’uso del corpo. Quando iniziano a danzare e Tavernini li ferma: non vuole che ballino, vuole che usino i gesti della quotidianità, li rielaborino e li trasformino in movimento puro capace di coinvolgere tutto il corpo ed esprimere la storia. Contrari: tecnica, virtuosismo.

Masterclass 8/10 – Frédéric Tavernini (Liceo Tito Livio) A.S.

Equilibrio

secondo Daphnée Laurendeau
Momento di perfetta armonia corporea raggiunto grazie alla completa sintonia con la musica. Si acquisisce dopo una prima indagine sul funzionamento del proprio corpo in risposta alle vibrazioni sonore. Il corpo trova da sé il modo di adattarsi alla musica e armonizzarsi sulle stesse lunghezze d’onda, muovendosi di conseguenza e galleggiando sulle note. Contrario: disarmonia.

Masterclass 26/09 – Daphnée Laurendeau (Dancehaus)

Organico

secondo Danny Morisette
Flusso che ha origine nella parte centrale e interna del corpo, in esatta corrispondenza dell’ombelico. Il flusso genera a sua volta un movimento che affiora superficialmente tra le ossa e la pelle ma che per realizzarsi necessita del supporto sonoro, della voce intesa come materia organica più che come medium comunicativo, parte del corpo perché da esso prodotta. Contrario: movimento meccanico.

Masterclass 26/09 – Danny Morisette (Tito Livio) 

Passo a due 

secondo Alberto Bentoglio
Nell’ambito della danza, l’espressione fa riferimento al numero di interpreti che eseguono insieme una sequenza coreografica. Una ciarda, un passo a due di contadini, il “m’ama-non-m’ama” di Giselle, il Cigno Nero. Stefania Ballone con Matteo Gavazzi e Linda Giubelli con Alessandro Paoloni del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala portano in scena, sempre in coppia, alcune delle sequenze più significative dei due balletti. Un best of di assaggio e divulgazione, che culmina nel coinvolgimento sul palco del pubblico, protagonista di un paio di passaggi coreografici che, seguendo i danzatori in scena, viene invitato a ripetere. Passi a due giocosi e virtuosismi: connubio di corpi, compartecipazione di carne, aggraziato volteggiare del balletto classico, così strettamente antesignano della danza contemporanea da condividerne ancora la scena. Contrari: assolo. 

Conferenza danzata 10/10 – Alberto Bentoglio

Relazione

secondo Abbondanza Bertoni
Ultimo dei dieci comandamenti dello spazio. Continuità tra cuore e piede, accomuna il teatro alle cose d’amore. Nella relazione il passo non supera mai il torace, il camminare diventa conseguenza dello stare. Il cuore consente di andare oltre e, unito allo sguardo attento, rende il corpo unidirezionato, come quando si dice: “Ti amo”.

Masterclass 7/10 – Abbondanza Bertoni (ArteMente)

Sguardo

secondo Abbondanza Bertoni
Lo sguardo è attenzione. Gli occhi sono socchiusi, non spalancati, non chiusi. Le palpebre non sbattono. Quando lo sguardo cade su un’altra persona diventa altro: attenzione. Nel bagnato degli occhi dell’altro succede qualcosa. Guardandolo si ride, si piange, ci imbarazza perché guardiamo dentro, giudichiamo. Lo sguardo è davanti, come un braccio teso. 

Masterclass 7/10 – Abbondanza Bertoni (ArteMente)

la redazione


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