Secondo Ilenia Romano

Preferisco lavorare nel silenzio, nell’assenza di strutture musicali. Preferisco sentire me, il rumore che fa il mio corpo mentre si sforza, si oppone ad altri corpi. Con il silenzio riesco a ottenere il pieno controllo di ogni mio movimento, la totale autoconsapevolezza. La mia è una danza che viene dall’interno. Un attento esercizio di auto-ascolto e il gioco è fatto.

A cura di Alice Strazzi e Ferdinando Solimando


Questo contenuto è parte dell’osservatorio critico MILANoLTREview