Quale momento ti è rimasto più impresso?
Il finale, quando siamo tornati nella prima sala e ci ha accolto una luce inaspettata, rossa, resa ancor più suggestiva dalle piccole candele sparse su sedie e tavoli. Un’atmosfera intima e sacra.
La prima parola che ti viene in mente sullo spettacolo?
Vulnerabilità.
Che sensazione ti ha lasciato?
Per tutto il tempo mi sono sentita investita dalla bellezza di quello che stavo vedendo.
Viola,33 anni, illustratrice
La scena che più ti ha colpito?
La partita a scacchi. Specialmente il momento in cui i due giocatori, il bianco e il nero, davano le loro direttive alle ‘pedine’.
Che cosa ti è rimasto alla fine dello spettacolo?
Un misto di crudeltà, desolazione e solitudine.
Arianna, 21 anni, studentessa di Dancehaus
Un commento sullo spettacolo?
Coinvolgente. Ho apprezzato soprattutto il fatto che la coreografia fosse studiata in modo diverso per ogni soggetto, dando spazio ai singoli interpreti.
Conoscevi già la compagnia?
Assolutamente sì. Seguo molto Susanna Beltrami e tutte le volte, in ogni coreografia, trovo sempre qualcosa di nuovo, di diverso. Una sorpresa continua.
Il momento che più ti ha colpito?
Quello della neve, è stato molto emozionante.
Isabella, 62 anni, commercialista
C’è un’immagine che più delle altre vi ha colpito?
Quando siamo entrati nella seconda sala, quella coi panni appesi. Alla fine di quella scena i due ‘maestri’ hanno spostato le sbarre che delimitavano la scena ed è stato come essere svuotati all’improvviso.
Lo spettacolo vi ha coinvolto emotivamente?
Siamo uscite in lacrime.
Federica e Giorgia, 20 anni, studentesse di Dancehaus
A cura di Sara Monfrini
Io sono il bianco del nero
ideazione e coreografia Susanna Beltrami
interpreti Alice Beatrice Carrino, Samira Cogliandro, Cristian Cucco, Giuseppe Morello, Giovanni Leone, Vanessa Loi, Michela Priuli, Giulia Vacca, Elena Valdetara
Visto a MilanOltre il 27 ottobre 2017
Questo contenuto fa parte dell’osservatorio critico MilanOltreView