Un’istantanea è una fotografia, racchiude un momento, riesce a catturare un preciso attimo. L’istantanea che Beatrice Baruffini (direttrice artistica di Insolito e regista) e il CUT, il Centro Universitario Teatrale di Parma, portano in scena, è il ritratto di gruppo di una generazione, quella studentesca, che frequenta l’Ateneo di Parma. Al centro della scena ci sono infatti ventidue ragazze e ragazzi iscritti a diversi corsi di laurea, umanistici e scientifici, tra cui molti fuorisede, approdati a Parma dal Sud al Nord, che con questo percorso teatrale si sono scoperti una comunità.

Istantanea è stato presentato per la prima volta nel maggio 2023 (a coronamento di un anno di lavoro) ed è poi stato accolto nella programmazione di Insolito: il festival ha scommesso sulla riuscita e l’interesse di una performance svolta da attori non professionisti, capace di rendere le individualità dei ragazzi un punto di forza. La scommessa, in questo senso, è stata vinta. A ospitare lo spettacolo è l’ex area industriale del Workout Pasubio (WOPA), riaperta da poco per alcuni eventi di spettacolo dal vivo. Sul palcoscenico vuoto, ventidue sedie a delineare il perimetro scenico: saranno occupate da lì a poco dai ragazze e dalle ragazze che entreranno senza parlare, mostrandosi semplicemente al pubblico, mentre nello schermo alle loro spalle compaiono a mano a mano i loro nomi. Una voce fuori campo – è quella della regista Beatrice Baruffini – avvia una sequenza di domande alle quali il coro risponde ora alzandosi e andando a occupare lo spazio scenico, ora inscenando brevi sketch, ora con brevi monologhi-confessione. Mentre lo spettacolo procede, le domande cominciano a comparire anche sullo schermo. Il dispositivo teatrale e drammaturgico utilizzato – il dialogo tra un corifeo che domanda, e una coralità in scena – favorisce un registro ironico, che interroga i ventidue studenti su diversi ambiti. Si ride, si riflette, in molti i casi si fanno entrambe le cose contemporaneamente.

Qual è il più giovane del gruppo? Quali sono i loro sogni e le loro aspirazioni? Risposta dopo risposta, il pubblico comincia a conoscere le individualità, i gusti e i sogni dei giovani performer. I ragazzi mostrano com’è stato il primo bacio oppure mimano le loro serate al “Giovedrink”. Ma se da un lato li vediamo ballare spensierati sulle note di una canzone dance o fingere di vomitare a causa dell’alcool, dall’altro molti si alzano alla domanda «Chi ha paura di deludere le aspettative degli altri?» oppure «Chi ha toccato il fondo in pandemia?». Ne esce il ritratto toccante di una generazione incerta riguardo al futuro, all’età adulta in cui sta entrando; una generazione a volte spaventata e decisamente vulnerabile, ma allo stesso tempo coraggiosa, volenterosa di mettersi in gioco e di farsi ascoltare.

Eleonora Primieri


In copertina: foto ufficio stampa

ISTANTANEA
Restituzione finale del laboratorio teatrale con studenti e studentesse dell’Università di Parma.
regia Beatrice Baruffini
a cura di CUT/Capas/UniPr
Questo contenuto fa parte di Cartoline da Insolito Festival 2023