di Marco Fumagalli

La collana teatrale della casa editrice Rosa e Ballo è attiva dal 1944 al 1948 e incarna in maniera limpida il progetto culturale della casa editrice milanese: a fronte dell’arretratezza in un ambito del panorama culturale nazionale, ricercare le esperienze, spesso straniere, più avanzate in tale ambito, introducendole in Italia come materia viva, per rianimare e sollecitare il dibattito e l’elaborazione culturali. Tale intenzione è in piena sintonia con l’azione culturale del curatore della collana, Paolo Grassi, che fa del lavoro editoriale un’esperienza creativa e pienamente integrata alla sua azione di militanza per il rinnovamento delle forme teatrali. Grassi concepisce la collana come un canale attraverso cui proporre al pubblico dei cultori e degli animatori di teatro il proprio canone di autori e di testi la cui conoscenza è per lui fondamentale presupposto per un profondo rinnovamento del teatro e delle sue forme in Italia. La collana, divisa in due sezioni, ospita in una i testi ottocenteschi in cui Grassi ravvisa i segni del sorgere delle esperienze teatrali più avanzate della contemporaneità, a cui è dedicata l’altra e più ampia sezione. L’importanza di questa iniziativa editoriale e, in alcuni casi, la sua effettiva influenza sul dibattito in corso sul teatro, sono testimoniate dalla ricezione dei titoli presso una parte della critica e dal ruolo assunto da alcuni degli autori pubblicati nel processo di rinnovamento del teatro italiano nel dopoguerra.