19-25 novembre

1.Veterans, Theatre as a remake of the past e My Documents di Lola Arias a Zona K
La vista conturbante di uno psicologo scosso dallo scoppio di una bomba inesistente nel suo ordinato studio di città; un atleta che, durante l’allenamento quotidiano in piscina, rievoca la morte del compagno. Veterani, incapaci di dimenticare la guerra in tempo di pace, sono i protagonisti del lavoro di Lola Arias, Veterans: un’istallazione composta da cinque capitoli che raccontano altrettante storie dei veterani argentini della Guerra delle Falkland del 1982. L’artista, quanto a scelte di cast, non annoia mai. Pesca infatti da strati impensabili della popolazione (poliziotti, mendicanti, prostitute, animali, musicisti e bambini) per le sue performance in cui il confine fra realtà e finzione è estremamente sottile. Questa settimana Zona K altri dedica altri due appuntamenti all’artista argentina: una masterclass, Theatre as a remake of the past, in cui Lola Arias approfondirà il suo concetto di arte documentaria, e My Documents, una conferenza-spettacolo risultato di un workshop che permetterà agli artisti partecipanti di condividere, appunti alla mano, la propria visione con il pubblico.


#nuoviliguaggi #sguardisulpresente #international

2. Visite del Teatro dei Gordi al Franco Parenti
Forse per scappare dal chiasso del mondo di oggi basta rifugiarsi a teatro. Potete farlo questa settimana al Franco Parenti dove la compagnia Teatro dei Gordi prova a creare una dimensione allo stesso tempo onirica e quotidiana. Per farlo ricorre a Ovidio che viene spogliato della componente più schiettamente fantastica e calato nell’intimità di una camera da letto. Il mito di Filemone e Bauci è affidato così a una narrazione silenziosa e corporea fatta di gesti e nessuna parola. I giovani attori sono invecchiati con maschere di carta pesta — i bellissimi lavori di Ilaria Ariemme che già avevamo conosciuto in Sulla morte senza esagerare. Non è forse lo scorrere del tempo la vera metamorfosi dell’uomo?


#classicicontemporanei #provadattore #ovidio

3. Trilogia Americans di Arturo Cirillo al Teatro Menotti
La vita è non è fatta di gesta eroiche, ma di relazioni sociali. Lo sa bene Arturo Cirillo, che propone tre pièce che attraversano lo stesso tema, firmate da grandi autori americani: Tennessee Williams, Edward Albee, Eugene O’Neill. Nei tre capitoli ritroviamo infatti famiglie decadute, imprigionate in vedute di interni e in dialoghi che non lasciano vie di fuga. Scenari che risuonano come conosciuti nella mente degli spettatori poiché — anche se la narrazione si rifà all’America del Novecento — l’uomo in ogni epoca si interfaccia con il proprio fallimento. Il Teatro Menotti offre anche la visione della maratona della trilogia per una full immersion nella drammaturgia novecentesca di oltreoceano.


#maratona #prosa #sguardisulpresente

Micol Sala