25 – 31 gennaio 2016_Milano
1. Gaudeamus di Lev Dodin al Piccolo Teatro Strehler
Torna sul palcoscenico del Piccolo Teatro il russo Lev Dodin con l’opera culto che nel 1990 consacrò la giovane compagnia del Maly Teatr e il suo regista. Lo spettacolo, che si sviluppa su quadri improvvisati tratti dal testo Strojbat di Serguei Kaledi, censurato all’epoca della perestrojka, racconta la vita di un battaglione di costruzione, il livello infimo della gerarchia militare. La pièce, che al debutto ebbe un forte impatto politico, torna in veste rinnovata, a partire dai giovanissimi attori, per condannare, con gli stessi tratti esilaranti e crudeli dell’originale, l’assenza di significato nella vita dell’uomo contemporaneo.
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2. Virgilio Brucia della compagnia Anagoor al Piccolo Teatro Studio Melato
Secondo un aneddoto le ultime volontà di Virgilio furono quelle di bruciare l’Eneide, il poema della celebrazione di Roma e della divinizzazione di Augusto. Virgilio fu davvero il poeta dell’Impero? Da questo interrogativo prende avvio lo spettacolo della compagnia Anagoor che traccia una biografia del poeta, il cui rapporto con il potere è ancora oggi considerato ambiguo. Un ritratto che presto si dipana, aprendosi alle suggestioni dell’arte, dell’iconografia e della letteratura – dalle parole in lingua armena di Broch fino ai quadri di Ingres. Un percorso storico dalla grande potenza visiva che, firma riconoscibile del giovane gruppo veneto, indaga le fondamenta della nostra cultura.
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3. Stasera sono in vena di Oscar De Summa al Teatro Ringhiera Atir
La Puglia degli anni ’80, la nascita della Sacra Corona Unita, l’esplosione del mercato della droga sono gli scenari dello spettacolo di Oscar De Summa che in questa pièce attinge alla materia autobiografica per raccontare il disagio di una generazione. Dal dolore si guadagna (e anche bene!): è questo l’assunto che muove gli investimenti della criminalità organizzata. All’attore il compito di raccontarne le conseguenze in un cortocircuito di personaggi, esasperati dall’euforia e sfigurati dalla dipendenza. Una grande prova d’attore in perfetto equilibrio tra parola tragica e ironica, per chi non vuole perdere una delle rivelazioni della stagione.
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A cura di Camilla Lietti