3-9 giugno 2019_Milano
1. Rip it up and start again di Motus a Triennale – Teatro dell’arte
A quindici attori millenials è stato chiesto di ricercare vecchi vinili della scena musicale “post-punk” dei primi anni ottanta e di immergersi nella biografia e nelle canzoni degli artisti che li hanno prodotti. L’obiettivo è quello di mettere in contatto questi giovani attori con una generazione estrema di artisti che hanno tentato il tutto per tutto, decidendo di farla finita con il passato per sperimentare forme espressive nuove su tutti i fronti, dal linguaggio artistico alle modalità di produzione. Il risultato di questo ambizioso progetto è Rip it up and start again, spettacolo-concerto-karaoke-manifesto che, con la regia e drammaturgia di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, propone la messa in scena delle ambizioni e delle inquietudini artistiche di una generazione ormai tramontata; ma nel cui fervore utopistico si può trovare una lente attraverso cui guardare l’oggi con occhi diversi, per dar vita a nuove proposte artistiche che possano stupire e alzare il volume del dissenso, seguendo una sola ed unica regola: Do it yourself!
#nuovilinguaggi #performing #postpunk
NoLo, uno dei quartieri simbolo della rinascita che Milano sta vivendo in questi anni, inaugura la prima edizione del proprio festival di arti performative ispirato al celebre Fringe Festival, che anima le strade di Edimburgo dal 1947. L’iniziativa vuole impegnare tutte le anime che vivono il quartiere: dalla comunità virtuale, molto affiatata, del gruppo “NoLo Social District”, ai propositivi ed entusiasti genitori del Parco Trotter, fino alle tante attività commerciali multietniche di via Padova; e ovviamente anche chi nel quartiere non ci abita, ma è un habitué dei suoi tanti locali. La rassegna prevede un programma ufficiale di sette spettacoli che verranno messi in scena alternativamente sui quattro palchi allestiti in altrettanti locali e un Fringe extra, che nel weekend animerà alcuni dei luoghi più noti del quartiere (parco Trotter, via Padova, Zelig Cabaret). Alla fine, il pubblico del festival andrà alle urne ed eleggerà lo spettacolo vincitore, che avrà la possibilità di essere inserito nella programmazione 2019/2020 del Teatro Linguaggicreativi di Milano e dell’Oltheatre di Peschiera Borromeo.
#NoLo #artiperformative #festival
3. Thioro, un cappuccetto rosso senegalese di Teatro delle Albe in Fondazione Feltrinelli
Quanta meraviglia può nascere dall’incontro tra una delle più famose fiabe europee e la tradizione africana? A rispondere a questa domanda proverà lo spettacolo Thioro che, nato in Senegal, viene presentato dal Teatro delle Albe nell’ambito di “L’isolachenonc’è”, festival di lettura e creatività per bambini organizzato e ospitato dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Il cortocircuito tra le due ricchissime culture darà vita a un viaggio dal ritmo pulsante, che grazie all’intreccio di lingua, strumenti e immaginari porterà i piccoli spettatori e i loro genitori alla scoperta non del bosco, ma della savana, e all’incontro non con il lupo, ma con Buky la iena. Questo incontro con l’altro può trasformarsi in un’esperienza imperdibile e divertente per tutti, e può essere un’ottima occasione per passare una delle ultime giornate di primavera con i propri figli.
#fiabe #teatroperbambini #africa
Gabriele Orlandi