2 – 8 dicembre 2019_Milano
Dicembre non ferma i festival e questa volta, complice la decima ricorrenza, la proposta è davvero allettante: quella di NAO Performing Festival è una settimana ricca di danza, performance, video e incontri, disseminati in vari spazi della città (da DiDstudio alla Fabbrica del Vapore, da Standards alla Triennale). Se in questa rete virtuosa spicca il nome del coreografo svizzero Gilles Jobin, con la prima italiana del film 3D, WOMB, sono in realtà le proposte più giovani (italiane e non) a farla da padrone, attraverso performance di grande impatto visivo e accomunate da un simile orizzonte di indagine. Tutte sembrano infatti orientate a una continua scomposizione e ricomposizione della grammatica umana e corporea, con attenzione a temi di attualità come il post-human e la bioetica. Una riflessione che prosegue nel dialogo diretto tra pubblico e artisti, organizzatori e studiosi, con una giornata intera di Xplorazioni per ragionare proprio sulla sperimentazione drammaturgica contemporanea e sui nuovi immaginari della performance.
#sguardisulpresente #performance #festival
2. L’indifferenza di Pablo Solari a Teatro i
Ve l’eravate perso? Approfittate del ritorno a Teatro i dell’Indifferenza. No, Moravia c’entra fino a un certo punto, Gramsci appena un po’ di più. C’è una parola più rappresentativa del vivere contemporaneo? Non si giocano forse su questo rischio, oggi, le partite etico-politiche più serie? Cosa spinge, ad esempio, una giovane liceale a partecipare ai Friday For Future? O un pensionato alle manifestazioni delle nuove Sardine? Il thriller del regista e drammaturgo Pablo Solari, indirettamente, parla di queste piccole grandi scelte e dell’opposto senso di colpa ma, soprattutto, del peso che prima o poi assume ogni azione umana. La sfida diventa più complicata in un mondo dove non possiamo non vedere perché tutto si mostra e ci viene comunicato: smettere di ignorare il mondo, smettere di dimenticare, smettere di essere indifferenti.
#nuvedrammaturgie #sguardisulpresente #prosa
3. Sonnambuli – il vuoto di te, il vuoto del mio cuore di Domesticalchimia a CampoTeatrale
Altra giovane drammaturgia, altra indifferenza, che stavolta agisce in un ambito domestico e famigliare. Sonnambuli — spettacolo di Domestcalchimia che si è aggiudicato il premio svizzero-lombardo testinscena 2019 — parla di uno stato d’insoddisfazione latente, che soffoca e immobilizza ogni rapporto. Se poi la principale vittima è costituita da una relazione amorosa, le conseguenze possono tradursi in nervosismo e violenze, e l’insoddisfazione rischia di ripiegarsi su se stessa e addirittura incancrenire. La drammaturgia di Camilla Mattiuzzo racconta una quotidianità compromessa, ormai sprofondata in un cinismo crudo e senza scampo. Ma forse, a furia di scavare, qualcosa può venir fuori anche dal vuoto più profondo…
#nuvedrammaturgie #nuoveproposte #prosa
Riccardo Corcione