18-24 aprile 2016_Milano

1. L’opera da tre soldi di Damiano Michieletto al Piccolo Teatro Strehler

Non c’è due senza tre. Dopo le memorabili regie strehleriane dell’Opera da tre soldi (1956 e 1973), il Piccolo Teatro rinnova la sfida proprio nell’anno delle celebrazioni di Brecht. Un appuntamento molto atteso e una prova non da poco per il giovane regista Damiano Michieletto, che con le due precedenti messe in scena (Il ventaglio e Divine parole) aveva diviso il pubblico meneghino. C’è tutto il tempo per andare a vederlo (fino all’11 giugno), e varrà la pena non perderlo: per scoprire se e come la parola politica di Bertolt Brecht è ancora capace di parlare di noi.

#classicicontemporanei #regiadautore #BertoldBrecht

2. Delirious New York di OHT al Crt Milano

È possibile trasformare in uno spettacolo uno dei più famosi libri di architettura degli ultimi quarant’anni? Rendere materia teatrale l’opera teorica più nota dell’archistar olandese Rem Koolhaas? Ci provano Filippo Andreatta e il gruppo OHT, da tempo impegnati nelle interessanti linee di confine tra architettura e teatro, performance e arte contemporanea. Al centro del lavoro, la città: nelle sue bellezze e contraddizioni, nelle spinte contrastanti di costruzione e distruzione, nel suo essere un vero e proprio organismo vivo.
Se pensate che il ‘personaggio’ debba essere il centro di una scrittura teatrale, OHT vi farà cambiare idea.

#nuovilinguaggi #performance  #architettura

3. 1943. Come un cammello in una grondaia di Serena Sinigaglia al Teatro Ringhiera

Immaginate di tirare fuori un vecchio cappotto dall’armadio: potreste scoprire che vi sta ancora benissimo e che è perfettamente in tono alle più recenti tendenze. Ebbene, può succedere anche con gli spettacoli, specialmente se la compagnia è ancora unita e gli attori sono gli stessi dopo tanti anni. È il caso del gruppo Atir e della regista Serena Sinigaglia, che hanno rispolverato dall’armadio il vecchio cavallo di battaglia Come un cammello in una grondaia, finalista nel 1997 al Premio Scenario. C’è il gusto di rivedere in scena i ragazzi di allora, oggi attori consapevoli: Arianna Scommegna, Pilar Perez Aspa, Sandra Zoccolan, Mattia Fabris, Stefano Orlandi, accompagnati dalla stessa Sinigaglia. Ma non si tratta di puro vintage: il testo, dedicato alla Resistenza, non smette di pungolare gli spettatori, anche (e forse soprattutto) nell’epoca Renzi.

#nuovadrammaturgia #prosa #teatrocivile

A cura di Maddalena Giovannelli