2-8 maggio 2016_Milano

1. I Giganti della montagna di Roberto Latini al Piccolo Teatro Studio Melato

Se siete affezionati all’idea di un teatro pirandelliano d’antan, paludato a puntino, con attori in costume e chincaglierie lessicali, questo spettacolo non fa per voi! Roberto Latini, già premio UBU 2014 e premio della Critica 2015, trasforma il lascito teatrale di uno dei maestri del Novecento in un monologo della contemporaneità. “Voglio immaginare – dichiara – tutta l’immaginazione che posso muovere dalle parole di Pirandello verso un limite che non conosco”. Un Pirandello al limite, ogni tanto, non può che far bene!

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2. Amore di Scimone/Sframeli al Teatro Elfo Puccini

A inizio aprile Arena del Sole di Bologna ha dedicato loro una personale (qui la recensione di Stratagemmi), ora Spiro Scimone e Francesco Sframeli giungono al teatro Elfo Puccini con il loro ultimo lavoro Amore. È l’occasione, per chi non conoscesse la lunga carriera del duo messinese, di scoprire una delle nostre compagnie tra le più apprezzate – anche a livello europeo – per la ricerca drammaturgica e il linguaggio teatrale. Al centro della pièce il sentimento più “metafisico” e “senza tempo” dell’essere umano filtrato attraverso gli occhi di due coppie, due anziani, un pompiere e un comandante. Una commedia esistenziale che guarda a Beckett con consapevolezza e grande ironia.

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3. Utøya di Serena Sinigaglia al Teatro Ringhiera

È di due settimane fa la notizia della causa vinta contro lo stato norvegese per violazione dei diritti umani: Anders Behring Breivik, l’assassino filonazista, che nel 2011 sterminò 77 persone (per lo più sull’isola di Utøya) torna a far parlare di sé. Ma chi se l’era davvero dimenticato? Serena Sinigaglia per un poco, ammette. Poi, però, partendo dal libro di Luca Mariani Il silenzio sugli innocenti, ha ripreso in mano questa terribile vicenda e, proprio per scongiurare il rischio di cancellarla dalla coscienza collettiva, ne ha fatto uno spettacolo, una tragedia dell’attualità. Nella convinzione che, anche senza l’etichetta di “civile”, il teatro è memoria, il teatro è denuncia.

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A cura di Corrado Rovida