16-22 ottobre 2017_Milano

1. Emilia di Claudio Tolcachir al Piccolo Teatro Grassi

Dopo la fugace apparizione al Piccolo nel 2015, in lingua originale, Emilia, del drammaturgo e regista argentino Claudio Tolcachir, torna ad abitare la sala del Piccolo Teatro Grassi. Questa volta però il dramma veste i panni nazionali: un cast tutto italiano, capitanato da Giulia Lazzarini (nel ruolo di Emilia), porta a nuova vita un lavoro pensato e scritto sul corpo degli attori di Timbre 4, la compagnia nata a Buenos Aires per impulso di Tolcachir, come risposta istintiva alla crisi che da tempo attanaglia il Paese. Il regista è consapevole della portata della sfida – sorta per un interessamento al testo da parte della stessa Lazzarini e primo lavoro in lingua straniera – che affronta forte della consapevolezza artistica maturata rispetto al tempo della scrittura di Emilia, e con l’aiuto sostanziale della traduttrice Cecilia Ligorio. Il contesto ristretto di un nucleo familiare offre “un campionario di amori sbagliati”, che si rivelano in tutta la propria “devianza” proprio quando in esso fa irruzione Emilia (la vecchia tata dell’ormai adulto Walter) che al proprio amore vigoroso è profondamente devota.


#provadattore #regiadautore #nuovadrammaturgia

2. Opera Panica – Cabaret tragico di Alejandro Jodorowsky al Teatro Franco Parenti

Un testo indimenticabile, un sogno custodito con cura e rimasto riposto a lungo, finalmente vedrà la luce. Sono circa queste le parole con cui il regista friulano Fabio Cherstich parla di Opera Panica, la drammaturgia che a suo tempo segnò l’atteso ritorno in teatro del poliedrico autore cileno Alejandro Jodorowsky, dopo trent’anni di silenzio. La ricerca di Jodorowsky abbraccia la vita, e si vale dell’arte come luogo deputato alla terapia dei malanni che la vita stessa procura, a noi, inetti cercatori di felicità. Cherstich opera una selezione delle “26 mini-pièce” che compongono il testo originale – altrettante finestre aperte su aspetti emblematici dell’esistenza – e le intervalla a “songs philosophique, piccoli balletti e video- pantomime”, il tutto sulle note live del duo di musicisti milanesi Duperdu’ con frequenti accessi d’ilarità degli spettatori.


#testodautore #sguardisulpresente #prosa

3. Drive_IN #Barona di Strasse al Crt

Torna al Crt Drive_IN #Barona, con un sequel delle puntate estive accolte con entusiasmo. Davanti alla Triennale, “appostata come una vedetta della mala” – scriveva Renato Palazzi nel 2013, al debutto a Milano del progetto di Strasse – un’organizzatrice fornisce precise indicazioni per raggiungere la vettura in attesa del suo ospite. Drive_IN è un viaggio in macchina per un solo spettatore, nella notte milanese. La città, i suoi anfratti inesplorati, sono lo spazio scenico in cui prende forma la performance ideata da Francesca De Isabella e Sara Leghissa; una “pellicola mai girata” perchè sempre in evoluzione, oscillante tra inquadrature instabili – così come instabile è lo sguardo dello spettatore, indotto dai fari-puntatori dell’auto a far convergere l’attenzione sui protagonisti “diffusi” nello spazio della pièce. Uno sgardo deviato non di rado dalle incursioni sul “set” della vita reale, con il suo manipolo di comparse inquietantemente credibili.


#nuovilinguaggi #sguardisulpresente #performance

a cura di Federica Monterisi