15-21 gennaio 2018_Milano

1. L’avvoltoio di Cesar Brie a Campo Teatrale

Dove vola l’avvoltoio? É il titolo di una canzone di denuncia scritta da Calvino, musicata da Sergio Liberovici. Si è posato a Quirra! Risponde a gran voce la drammaturgia firmata da Anna Rita Signore, vincitrice nel 2014 del premio Claudia Poggiani, e portata in scena dalla regia di Cesar Brie. Per chi non lo sapesse Quirra è un villaggio di pastori della Sardegna sud-orientale che, dagli anni Cinquanta, ospita  il più grande poligono sperimentale d’Europa. Quale sia l’esatta natura dei test che vi hanno luogo, quali eserciti e aziende private vi transitino, non è dato sapere; impenetrabile la coltre dei segreti. E tuttavia un dato c’è, e fa capolino da sotto la sabbia: la sindrome di Quirra, “sorella minore della sindrome del Golfo, dei Balcani e di Mogadiscio” è il notevole incremento di morti per cause tumorali tra gli abitanti e di malformazioni tra animali del luogo. Gli attori, al seguito di Cesar Brie, hanno svolto indagini: incontrato testimoni e  ‘protagonisti’, assistito a sedute del processo attualmente in corso sul poligono di tiro di Salto di Quirra. E allo spettatore restituiscono un coro di voci che gridano alla tragedia: le voci di Quirra ma non solo, perché in Italia i poligoni su cui gravano forti sospetti di contaminazione sono più d’uno.

#sguardisulpresente #prosa #regiadautore

2. Monopolista di quotidiana.com al Pim Off

Tasse, ipoteche, pedaggi. Vendere! Comprare! Il Monopoli, innocuo gioco da tavolo, può in effetti essere considerato come l’impietosa metafora del nostro millennio: un gioco di dominio, il cui scopo è fare soldi mandando in bancarotta gli altri. Ma la partita non è solo quella che si consuma sul palco di Monopolista, l’ultimo lavoro ideato e interpretato dai due autori di quotidiana.com, Roberto Scappin e Paola Vannoni. La partita sarà anche quella del pubblico, chiamato a competere in un torneo per aggiudicarsi i biglietti dello spettacolo. Sul tavolo da gioco – quello reale degli spettatori e quello ‘teatrale’ di Monopolista – la contesa può tramutarsi in sopraffazione e spietatezza, quella necessaria a sopravvivere in un mondo in cui, talvolta, onestà si rovescia in fallimento. Modificare le regole del gioco, dunque, potrà servire? Immaginare nuovi imprevisti, nuove probabilità, darà slancio a una vita altrimenti mediocre, destinata alla sconfitta?

#sguardisulpresente #prosa #provadattore

3. Canto clandestino di Teatro degli incontri nei Giardini di Piazza Luigi di Savoia

Teatro degli incontri dà vita a un rito civile: uno spettacolo-evento, una festa teatrale, che in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, chiama a raccolta la collettività nei pressi di un ‘porto’ metaforico, quello a cui approdano in molti nei giardini di Piazza Luigi di Savoia, sul fianco della stazione Centrale. “Quando la luce del giorno si attenua e si fa colorare di nero dalla notte”, quando cioè si verifica il “passaggio tra quello che vediamo e quello che la notte nasconde”, ebbene si dà l’occasione propizia per evocare domande che vivono nella penombra della coscienza. A chi appartiene la terra che vogliamo calpestare in pace? A chi appartiene il mare? Chi è il padrone dei nostri sogni? Interrogativi a cui è data voce attraverso un canto (“che poi è una performance, che poi è un atto di testimonianza”), un ode che muove dal ricordo del primo di una lunga serie di disastrosi naufragi consumatisi in seno al Mediterraneo, quello nella notte tra il 24 e il 25 dicembre del 1996.

#evento #nuovispazi #performance

A cura di Federica Monterisi e Sara Monfrini