5 – 11 febbraio 2018_Milano

1. Un quaderno per l’Inverno di Massimiliano Civica al Teatro Fontana

Può essere la poesia una questione di vita o di morte? È in un certo senso da qui, da una domanda all’apparenza surreale e quasi anacronistica, che prende le mosse uno degli spettacoli più amati della scorsa stagione. Vincitore nelle categorie “Miglior regia” e “Miglior nuovo testo italiano o scrittura drammaturgica” ai Premi UBU 2017, torna a Milano il ‘gioiellino’ che Massimiliano Civica ha scolpito sulla drammaturgia di Armando Pirozzi . “Cinquanta minuti di teatro affilato e purissimo” – come li definisce Maddalena Giovannelli nella nostra recensione – capaci di trasformare l’evento teatrale in un incontro umanissimo, vero e proprio momento di scambio e condivisione tra attori e pubblico. Intimo, intelligente e calibrato, Un quaderno per l’Inverno è anche un ottima prova attorale di Alberto Astorri e Luca Zacchini. Se non vi abbiamo convinto così…

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2. Nuovo Eden di Chronos3 al Teatro Libero

Per chi ancora non lo sapesse Chronos3 è un giovane ma agguerrito collettivo teatrale che conta al suo interno ben tre registi (Manuel Renga, Vittorio Borsari e Valentina Malcotti), anche fondatori del progetto. Un mostro a tre teste tutte votate alla drammaturgia contemporanea, che al Teatro Libero di Milano è ormai di casa, da quando Renga ha affiancato Corrado Accordino alla direzione artistica nel 2016. E attualissimo è anche Nuovo Eden, ultimo lavoro della compagnia che vede Jessica Leonello, sola sul palco, a interrogarsi su come i cambiamenti delle nostre città siano anche cambiamenti dell’anima, dell’identità di noi cittadini. Il Nuovo Eden, vecchio cinema a luci rosse, è ora diventato un cinema d’essai: è così che la memoria privata si fa memoria collettiva in un gioco di rimandi, sulla nostalgia e la necessità di cambiamento che abita ogni società.

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3. Personale Eco di Fondo al Teatro Elfo Puccini

Una personale è sempre una bella soddisfazione: il riconoscimento di un lavoro che gli Eco di Fondo (all’anagrafe Giacomo Ferraù e Giulia Viana) portano avanti con costanza e determinazione dal 2009 a questa parte. Tre i titoli che l’Elfo Puccini mette in cartellone a disposizione degli spettatori: La sirenetta , Orfeo ed Euridice e O.Z. storia di un’emigrazione. Tre lavori che prendono spunto da favole e miti noti, ormai parte integrante del nostro immaginario collettivo, per rielaborarli attraverso tematiche attuali e urgentissime come quella dell’identità sessuale, del diritto alla morte, dell’emigrazione. A impreziosire un progetto già ricchissimo di spunti di riflessione gli  “Scambi di idee ed esperienze” che accompagneranno ciascuna replica nei sei giorni di programmazione. Docenti, critici ed esperti, ma anche incursioni artistiche (Fattoria Vittadini), testimonianze dirette come quella di Beppino Englaro, e un laboratorio teatrale tenuto dalla stessa compagnia.

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A cura di Corrado Rovida