7-13 dicembre 2015_Milano

1. Due donne che ballano di Josep Maria Benet i Jornet al Teatro Carcano

Tre grandi nomi del teatro, Maria Paiato, Arianna Scommegna e la regista Veronica Cruciani, firmano la prima produzione del Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano. Il testo è del catalano Benet i Jornet, autore tra i piu apprezzati in patria e meno conosciuti in Italia. In un condominio come tanti, un’anziana e la sua badante, due donne ciniche, acide e sofferenti, convivono tra continui litigi e profonde solitudini. Come nei quadri di Hopper, a cui la regista si ispira nella scelta di una messa in scena rigorosa e statica, Benet i Jornet dà alla banalità del quotidiano la dignità di un atto epico ed eroico.

#nuovadrammaturgia #provadattore #prosa

2. Amore e Anarchia di Luigi Dadina e Laura Gambi al Teatro Elfo Puccini

Il Teatro delle Albe propone ancora una volta un testo di lotta e di resistenza, che dà voce ai protagonisti dimenticati della storia d’Italia e della Romagna. Maria Luisa Minguzzi e Francesco Pezzi sono nati nella metà dell’800 a Ravenna; innamorati, rivoluzionari e fuggitivi, sono ora condannati a un’eterna clandestinità nei corridoi e nelle aule della scuola elementare di S. Bartolo. Orecchio teso al presente – che conoscono dalle parole dei bambini della scuola – ripercorrono la loro storia: cos’abbiamo sbagliato? Un’occasione per conoscere due fantasmi anarchici, strenui sotenitori, anche post mortem, dell’educazione alla libertà.

#teatrocivile #prosa #rivoluzione

3. Il sogno dell’arrostito di Alberto Astorri e Paola Tintinelli al Teatro della Contraddizione

Lentamente, come si cuoce un arrosto, la passione ideologica perde la sua forza e si riduce in cenere. Il palcoscenico diventa la tribuna di un comizio onirico e folle in vista di un riscatto che resta fuori dal tempo del racconto. Il duetto tra sindacalista e lavoratore si consuma allo slogan “Rivoltiamoci ora non nella tomba”. Un quadro spietato che conferma la vocazione politica della compagnia Astorritintinelli perseguita attraverso la creazione di un immaginario grottesco e surreale.

#sguardisulpresente #prosa #teatrocivile

a cura di Camilla Lietti