di Maddalena Giovannelli

L’articolo offre una riflessione sulle modalità e le problematiche di allestimento di un testo teatrale antico. Nel ripercorrere gli elementi che determinano una radicale discontinuità fra due prassi drammatiche profondamente differenti, quella classica e quella contemporanea, emerge come la messa in scena debba delinearsi come una mediazione in grado di sanare tale frattura. La trattazione si concentra poi sulle difficoltà pertinenti in modo più specifico alla commedia: difficoltà tanto interpretative in senso lato, quanto strettamente testuali, che impongono un adattamento drammaturgico e una scelta ponderata di una traduzione adeguata. Vengono dunque prese in considerazione due messe in scena di Aristofane proposte dal Piccolo Teatro di Milano per la stagione 2006/7. Segue quindi un’analisi degli Uccelli con la regia di Federico Tiezzi, che sceglie di concepire la commedia come una favola dimostrativa; e del vitale ed energico allestimento delle Donne al Parlamento firmato da Serena Sinigaglia e dal suo gruppo Atir.