In una settimana ancora animata dal dibattito sulla crisi politica, oltre che economica, di un’Italia senza governo, i nuovi debutti a Milano sono tutti dedicati alla nostra storia e al nostro presente, per riflettere o per riderci sopra.

Morir sì giovane e in andropausa, da martedì 12 al Teatro dei Filodrammatici, è uno spettacolo figlio della tradizione italiana del teatro-canzone, diretto e interpretato da Dario De Luca, il fondatore, insieme a Saverio La Ruina, della compagnia Scena Verticale. Ad affiancare De Luca in scena è la Omissis Mini Orchestra: parole e musica danno voce a un arguto e ironico sguardo alla generazione dei 30-40enni italiani, in un paese dove l’accezione di “Giovane” è per molti aspetti relativa, tanto da poter dire “che abbiamo l’età in lire e i diritti in euro”.

Del decadimento della nostra contemporaneità tratta anche Le Rane di Aristofane in scena all’Elfo Puccini. La chiave è naturalmente quella dell’ironia e della comicità, in una rilettura del classico, a cura dal nucleo storico di attori del Teatro Due di Parma, che pone al centro il ruolo politico della cultura.

Al Teatro Ringhiera il fine settimana sarà all’insegna della danza e dell’internazionalità con Piece of me della compagnia berlinese MATANICOLA di Matan Zamir (Israele) e Nicola Mascia (Italia) e con lo studio sulla nuova produzione di Fattoria Vittadini, INTERVENTION #3 Milano Return: un progetto coreografico sviluppato con MATANICOLA durante sessioni intensive di lavoro tra Berlino, Milano, Torino e Bordeaux e volto a esplorare l’idea di frammentazione, creando un mosaico sull’Italia e l’italianità.

Infine, al teatro Verdi va in scena La semplicità ingannata – Satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne: uno spettacolo dedicato alle Resistenze femminili, e in particolare a quella delle cinquecentesche Clarisse di Udine contro la monacazione forzata. Una rivendicazione che trasformò il convento in uno spazio di contestazione, di libertà di pensiero e di opposizione ai dogmi religiosi e alla cultura maschile del tempo. A portarla in scena è Marta Cuscunà, classe 1982, dal 2009 parte del Progetto Fies Factory, alla seconda tappa di un più ampio lavoro su donne e Resistenza (dopo È bello vivere liberi, vincitore del Premio Scenario per Ustica 2009). In scena con l’attrice sono cinque monache-manichino che, rompendo la clausura, portano lo spettacolo a metà tra teatro di narrazione e teatro di figura.

12-17 marzo
Morir sì giovane e in andropausa
di Dario De Luca
mar, gio, sab 21.00; mer, ven 19.30; dom 16.00
http://www.teatrofilodrammatici.eu

12-24 marzo
Le Rane
di Aristofane / Fondazione Teatro Due
mar-sab 21.00; dom 15.30
www.elfo.org

15-17 marzo
PIECE OF ME performance
INTERVENTION #3 Milano Return Working Process presentation
FATTORIA VITTADINI e MATANICOLA
ore 20.45
www.atirteatro.it

15-24 marzo 2013
LA SEMPLICITA’ INGANNATA
Satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne

di e con Marta Cuscunà
mar-sab 21.00; gio 19.30; dom 16.30
www.teatrodelburatto.it/