L’Odissea di Omero e le sue derivazioni e riscritture sono fonte d’ispirazione per una grande manifestazione itinerante di teatro sociale che avrà luogo tra il 2014 e il 2016 e che è stata presentata in conferenza stampa il 15 maggio. Sono coinvolti undici Paesi, quattordici partner, cento artisti e organizzatori culturali, più innumerevoli enti e associazioni disseminati tra le coste del Mar Baltico e il Mediterraneo: dalla Finlandia alla Russia, dall’Estonia alla Polonia, dalla Repubblica Ceca alla Francia, oltre naturalmente alla Grecia e all’Italia.
Il progetto prevede quattro grandi coproduzioni teatrali internazionali, suddivise tra il 2014 e il 2015: toccheranno i temi già omerici della scoperta, del ricordo, del viaggio, dell’attesa. In particolare i quattro spettacoli vertono rispettivamente sulla memoria del passato rivissuta in tarda età (Memories for Life), sui ‘nuovi’ Ulissi di oggi, migranti forzati in cerca di lavoro e spesso destinati a non far più ritorno (Mille bulles bleues), sulle loro mogli e figli che come altrettanti Penelopi e Telemachi vivono nell’attesa (Waiting for the rain), sul desiderio di scoperta e al fecondo inganno che caratterizzano l’Ulisse omerico e tanti esploratori dei nostri giorni (sbarchi_landing). Nel segno della fertile mescolanza, e della reale cooperazione, ogni coproduzione prevede la collaborazione di registi di diverse nazionalità inviati a lavorare, insieme, in Paesi lontani dal proprio (ad esempio gli italiani nei Paesi nordici, i russi a Malta, i danesi in Grecia)
Il 22 maggio 2014 a S. Pietroburgo è previsto l’avvio del tour, con la prima produzione e la partenza del veliero Hoppet (in danese “Speranza”) che nel corso dei prossimi anni solcherà il mar Baltico e il Mediterraneo, approdando nelle principali tappe ‘marine’ del progetto: da Tallinn a Helsinki, da Itaca al Pireo, da Corfù al porto dell’Antica Epidauro nel Peloponneso. Altre tappe si svolgeranno in porti fluviali, in canali e sui laghi, come Opole (in Polonia, sede del primo teatro diretto da Grotowski), Copenaghen, Lubecca o Berlino. Le località coinvolte in Italia saranno i Navigli milanesi (in occasione di Expo 2015), le sponde del lago di Como, Camogli, Castiglioncello, la Sardegna.
Oltre alle coproduzioni il viaggio del veliero Hoppet darà vita a un blog internazionale che raccoglierà i racconti di migranti e teatranti (sarà online sul sito www.meetingtheodyssey.eu) e almeno 14 “instant performances”, frutto di altrettanti laboratori site-specific condotti sul territorio, da gruppi teatrali come l’italiano Qui e Ora. Saranno coinvolte, nelle previsioni, almeno 400 persone tra adolescenti, anziani e altri soggetti di diverse età e condizione, che lavoreranno di volta in volta nei porti e nei territori toccati dal progetto, anche in luoghi non necessariamente teatrali e non convenzionali come piazze, strade, scuole, case.
In particolare Helsinki in Finlandia e la Lombardia, i due centri propulsori dell’iniziativa, ospiteranno anche due incontri conclusivi a suggello di un progetto culturale che “unisce l’Europa, dal Baltico al Mediterraneo, nel nome della cultura e non della finanza”: lo auspicava già molti anni fa Felice Vinci nelle conclusioni del suo volume “Omero nel Baltico”, e ancora oggi l’autore, alla Conferenza Stampa, si è rallegrato per aver contribuito a ispirare un simile progetto col suo lavoro ventennale dedicato ai rapporti tra il mondo omerico e la Scandinavia.
Martina Treu
Meeting the Odyssey è organizzato da Viirus Theatre (FIN), ScarlattineTeatro (ITA), Regione Lombardia (ITA), Skorohod Platform (RUS), Réseau en Scène Languedoc-Roussillon (FR), Teater Asterions Hus (DK), ProFitArt (CZ), Cada Die Teatro (ITA), Theatro Anapoda (GR), Malta Council for Culture and the Arts (MT), No 99 (EE), Opolski Teatr Lalki i Aktora (PL), Teatro della Limonaia (ITA), Per Aspera Productions (D) e con Metropolia, Università di Scienze Applicate di Helsinki come partner associato; finanziato da Unione Europea, Fondazione Cariplo (I), Svenska Kulturfonden (FIN), Kultuuriministeerium (EE), Ministerstvo Kultury (CZ), Prague Municipality (CZ) sotto la direzione artistica di Michele Losi (ScarlattineTeatro).