Water stories / They seek to find the happiness they seem / Tuplet
Visto presso l’Elfo Puccini di Milano _ 6-7 Ottobre 2014
Nell’ambito del Festival MilanOltre.

Water stories, They seek to find the happiness they seem e Tuplet: sono questi i nomi delle tre coreografie che hanno completato il focus dedicato dal Festival MilanOltre alla National Dance Company Wales (sulle prime tre, leggi la recensione).
La compagnia gallese conferma talento e versatilità, spaziando dai paesaggi acquatici e fluidi della prima coreografia, all’analisi introspettiva di They seek to find the happiness they seem per culminare nell’ironico Tuplet.

Water stories di Stephen Petronio è la composizione più visionaria e immaginifica: il coreografo si è lasciato ispirare dai paesaggi del Galles, ricchi di corsi d’acqua. ln scena la fluidità e la ricchezza di questi luoghi lussureggianti, proiettati sullo sfondo del palco ed evocati dai movimenti dei danzatori. Le stesse immagini, fotografie di Matthew Brandt, si dissolvono in gocce d’acqua; allo stesso modo, movimenti, musica (di Atticus Ross, noto compositore per il cinema) e immagini fluiscono gli uni negli altri, compenetrandosi a vicenda.
Lee Johnston, coreografa emergente della compagnia, indaga in un passo a due il tema delle relazioni di coppia. I danzatori, illuminati e seguiti per tutta la performance da un fascio di luce, sembrano emergere a sbalzo dalla scatola nera in cui si muovono. I ritmi sono sincopati, i movimenti incalzanti: in un continuo gioco di allontanamenti e vicinanze, la Johnston richiama le prese di grandi classici del balletto, e sollecita l’immaginario personale dello spettatore.
Chiude la serata l’ironico e coinvolgente Tuplet. Il pubblico osserva due tecnici che sistemano a terra teli di pvc e luci, mentre sullo sfondo scorrono due video: mani che gesticolano all’altezza dell’ombelico e bocche che emettono suoni e versi, gli stessi versi che scandiranno la coreografia e verranno emessi dai danzatori. I sei ballerini in scena diventano strumenti di percussioni, è infatti il ritmo il tema di indagine di Alexander Ekaman. Suoni, musiche, movimenti, il beat vox dei ballerini, tutto contribuisce a risvegliare il pubblico dall’atmosfera sognante e delicata di They seek to find the happiness they seem.
La compagnia accompagna lo spettatore in un coinvolgente viaggio emotivo, pensato in crescendo: dalle atmosfere sospese di Petronio, attraverso il delicato mondo interiore della Johnston, fino al vitale e pulsante ritmo di Tuplet.

Alessia Calzolari

 

Questo contenuto fa parte del laboratorio critico di Stratagemmi, in occasione di MilanOltre.