La prima sensazione dopo lo spettacolo?
Frenesia. Non ho colto un filo logico che giustificasse il passaggio da un quadro all’altro.
Un momento rimasto impresso?
Il passo a tre.
Torneresti a vedere questa compagnia?
Forse, per capire qual è la linea poetica del loro lavoro.

Enrica, insegnante di danza

Cosa racconta, secondo te, Ossidiana?
Un’appartenenza alla natura, un’attenzione verso le nostre radici, verso ciò che siamo veramente.
Un momento rimasto impresso?
Il danzatore con la collana che avanzava per il palco come se fosse disperso nello spazio.
Torneresti a vedere questa compagnia?
Assolutamente sì. Seguo il lavoro di Fabrizio Favale dall’inizio, da vent’anni, e ho visto tanti spettacoli: ne apprezzo l’evoluzione.

Giuseppe, libero professionista

Quali immagini ti ha evocato lo spettacolo?
Un paesaggio sottomarino, tra animali subacquei ed esploratori di questo mondo sconosciuto.
Una critica?
La violenza dei passaggi più ‘sciamanici’ era solo accennata, mai concretizzata: non era chiara.
Un elemento che ti ha colpito particolarmente?
L’uso della musica nel momento in cui un danzatore si avvicina alla platea e contemporaneamente il volume si alza: i bassi invadevano totalmente la scena.

Irene e Francesco, studenti all’Accademia di Brera

Un commento a caldo sullo spettacolo?
Troppo simbolico per essere capito subito, devo pensarci un attimo per trovare la chiave di lettura.
Un momento rimasto impresso?
Quando il danzatore che porta la collana azzurra vaga per il palco.
Torneresti a vedere questa compagnia?
Decisamente sì, è stato molto interessante

Riccardo, dipendente pubblico

Quali immagini vi ha evocato Ossidiana?
I toni scuri della scena, che creavano una sorta di luminosità soffusa, facevano pensare ad un’atmosfera lunare, ‘sulfureo-artificiale’.
Un momento rimasto impresso?
Non uno in particolare, ma era affascinante la dimensione collettiva: i movimenti, seppur scollegati l’uno dall’altro, componevano un insieme, una progressione fluida molto interessante.
Tornereste a vedere questa compagnia?
Sì, senz’altro. Non possiamo giudicare da esperti in materia, ma a livello empatico sono molto bravi.

Giovanna, docente universitaria ed Enrico, libraio

A cura di Silvia Baldo e Nadia Brigandì

Ossidiana
ideazione e coreografia Fabrizio Favale
interpreti Martin Angiuli, Daniele Bianco, Vincenzo Cappuccio, Martina Danieli, Andrea Del Bianco, Fabrizio Favale, Francesco Leone, Stefano Roveda
Visto a MilanOltre il 30 settembre 2017

Questo contenuto è parte dell’osservatorio critico MilanOltreView