La figura di Polifemo nel teatro greco. Trasformazioni di un mostro – Luigi Venezia – Stratagemmi 1

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Descrizione

Descrizione

I poemi omerici, ancora prima di essere messi per iscritto, suscitarono ora il diletto, ora l’emozione di ampie platee popolari e raffinate corti regali; in seguito alla loro redazione scritta divennero oggetto di studio per i ragazzi greci, nutrimento delle menti di un intero popolo; infine, dopo che furono stati fissati nella forma ormai definitiva in epoca alessandrina, presero a fornire materiale per i sogni e la fantasia di Greci, Romani, Europei e poi di una porzione sempre crescente dell’ecumene.

I loro personaggi e le vicende in essi narrate si tramandano ininterrottamente fin da allora e non hanno mai cessato di vivere nella coscienza di ascoltatori, spettatori e lettori. Era naturale che gli artisti attingessero a queste multiformi avventure come a una fonte inesauribile di ispirazione per le loro creazioni. L’epos omerico fu così il fondamento di una letteratura varia, ricca e spesso eccelsa, così come dell’arte figurativa dell’antichità1 e, per molti versi, delle epoche successive.

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