Lo spazio dell’illusione. Crisi e rinascite dell’architettura per il teatro – Alberto Ferrari, Marco Lucchini – Stratagemmi 5
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Descrizione
Descrizione
L’architettura per il teatro si trova in una condizione del tutto particolare: è una forma d’arte che esiste solo per contenerne un’altra. Il tema del teatro assegna all’architettura il compito di costruire il luogo, e definire lo spazio, non di una qualsiasi attività, ma di una vera e propria creazione artistica. Questo vale per tutti gli edifici destinati a spettacoli, nella misura in cui siamo disposti ad ammettere che uno spettacolo abbia valore artistico. Nel campo degli spettacoli, tuttavia, il teatro ha un’indubbia priorità, per l’antichità e l’eccellenza delle sue manifestazioni; per questo mi occuperò qui di architettura per il teatro in senso stretto, e non genericamente di edifici per spettacoli.1
Si potrebbe pensare che anche l’architettura dei musei d’arte si trovi in una condizione simile, ma c’è una differenza sostanziale. Il museo è il luogo di raccolta, di conservazione, di esposizione e di studio delle opere d’arte, ma non è il luogo della loro creazione. Sulla creazione artistica il museo non interviene, almeno non direttamente. Nel teatro, invece, il luogo, lo spazio e la creazione artistica sono inseparabili, e la loro unione si rinnova ad ogni rappresentazione.