L’uso della personificazione in Aristofane tra realismo e astrazione – Maddalena Giovannelli – Stratagemmi 1

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Descrizione

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Per personificazione (sia essa una stilizzazione letteraria, un semplice artificio retorico o ancora un elemento di iconografia) si intende comunemente la rappresentazione di un’entità inanimata o astratta esemplata sui caratteri della persona umana; ciò avviene spesso nell’ambito di una concezione antropomorfica o di un intento allegorico. Tale espediente è utilizzato anche nel teatro: si tratta di una scelta suggerita, nella maggior parte dei casi, da propositi didascalici e, non di rado, questi ultimi tendono a prevalere sulle necessità drammaturgiche compromettendo il risultato artistico. A fare largo uso del personaggio-allegoria è sicuramente Aristofane, poeta a cui è arduo attribuire una qualsiasi volontà pedagogica o moralistica, autore di cui è difficile anche solo delineare con precisione un punto di vista che non sia la mera derisione, lo scherno di “un Grock meraviglioso che ride e piange, e non si sa se rida o pianga”.

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