Spaghetti Shakespeare: Referencing the Plays in Italian Westerns – Mariangela Tempera – Stratagemmi 24/25
€4,99
Descrizione
Descrizione
Negli anni sessanta e settanta, sull’onda del successo dei film di Sergio Leone, centinaia di western furono girati da registi italiani di second’ordine in condizioni di lavoro quasi impossibili. Interi film venivano creati cucendo insieme spezzoni da lavori precedenti, una pratica facilitata dall’abitudine di inventare il dialogo in sede di montaggio. Sulle piazze straniere, i dialoghi venivano spesso proposti in versioni diverse. Gli studiosi che cercano tracce di Shakespeare negli Spaghetti Western devono tenere presente che frammenti dei suoi testi possono essere stati aggiunti a fine lavorazione, senza alcun intento di offrire una chiave di lettura per l’intero film. Naturalmente, non mancano esempi più interessanti di utilizzo delle opere del Bardo. Naturalmente, non mancano esempi più interessanti di utilizzo delle opere del Bardo. Registi con qualche pretesa intellettuale inseriscono a volte frammenti shakespeariani per dare un tocco di classe a un genere disprezzato dalla critica o tentano adattamenti in chiaveWestern di intere tragedie. Le loro ambizioni vengono però frustrate da produttori che non vogliono allarmare il loro pubblico tradizionale con riferimenti troppo espliciti a una cultura alta. Così, l’Amleto di Enzo G. Castellari viene distribuito con il titolo Quella sporca storia del West, il Giulietta e Romeo di Gianni Puccini diventa Dove si spara di più.
Composto esclusivamente di film che ho avuto modo di vedere, il mio catalogo di Spaghetti Western con riferimenti shakespeariani non può che essere molto lacunoso. Gli esempi spaziano da brevi allusioni visive a citazioni (o false citazioni), a adattamenti di intere scene o opere.