Tra militanza e impegno civile: la nuova drammaturgia inglese – Taccuino – Stratagemmi 20

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Descrizione

Descrizione

L’incontro con gli autori e i testi della drammaturgia inglese contemporanea riserva parecchie sorprese. A guardare i cartelloni italiani, può sembrare che il teatro d’oltre Manica si riduca a Peter Brook e Harold Pinter. Tutt’al più si aggiungono alla lista Sarah Kane e Alan Bennett, che nelle ultime stagioni hanno goduto di un certo favore sulle nostre scene. A un occhio più attento, invece, questo teatro appare subito come una realtà ben differente, che vive e prolifera in ogni angolo dell’isola, da Londra alla periferia, e che coinvolge scrittori di ogni genere e di ogni etnia, uomini e donne, anglosassoni e immigrati di prima e seconda generazione. È un teatro che sa organizzarsi, è supportato dalle istituzioni in un circolo virtuoso che premia e invoglia la produzione di nuovi testi e di nuove messe in scena. È un teatro che parla di contemporaneità, dell’oggi, dell’emergenze e dei disagi dell’uomo del XXI secolo: da questo trae forza per imporsi e coinvolgere il pubblico, recuperando così una valenza politica e civile. Non pretende di esaurire la complessità del mondo in cui si trova a vivere, tutt’altro: la stigmatizza in storie e caratteri che non si dimenticano di essere finzione, eppure parlano del vero. È un teatro dei fatti. Dei fatti e delle storie che da essi possono nascere.

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