Un caleidoscopio di sonorità di ogni genere: rumori, voci recitate e musica dalle intensità diverse: dal canto a cappella dei danzatori fino all’effetto stereofonico . È il suono più che l’immagine a emergere con forza nella versione 1.1. di Romeo e Giulietta di Roberto Zappalà: se i corpi sono sfocati e la visione è volutamente fuori fase, sta alla partitura acustica imprimere una direzione.  Ecco allora la musica del balletto di Prokofiev, chiamata a mettere in contatto la tradizione coreutica di Romeo e Giulietta con la contemporaneità della danza di Zappalà. Passando attraverso le note oniriche dei Pink Floyd, si approda poi alla dolcezza di Love Me Tender di Elvis Presley; Cara Maestra di Tenco unisce invece l’ingenuità dei protagonisti alla dura verità della situazione in cui si trovano e, infine, una sequenza ripetitiva e cacofonica al pianoforte accompagna i loro movimenti di coppia in un crescendo violento.

I performer, soli su un palco spoglio, assecondano un ritmo spezzato: nei loro movimenti scoordinati domina un senso di indeterminatezza;  di sdoppiamento quando la gestualità si fa concorde. I Romeo e Giulietta di Zappalà potrebbero essere due innamorati qualsiasi, in un tempo e in uno spazio moderno, ma con pochi riferimenti precisi. È allora, ancora una volta, la colonna sonora a permettere di definire il loro percorso di crescita e trasformazione dapprima individuale, poi congiunto, con lo sbocciare di un amore  circondato da difficoltà.

A questo punto anche la danza risponde allo sviluppo tracciato dalla musica: Romeo e Giulietta sono uniti al punto da confondersi tra loro, nei movimenti e nei passi: rappresentano un amore indissolubile, inafferrabile, che domina anche sulla conclusione tragica, creando un’ ulteriore sfocatura, anche col testo shakespeariano. Immerso in questo spaesamento dei sensi, lo spettatore non può far altro che partecipare al loro “sentirsi al posto sbagliato al momento sbagliato”, e vivere con sollievo il tradimento del classico shakespeariano. Finalmente un punto fisso: l’amore prevale sempre!

Giulia Liti

Romeo e Giulietta 1.1 (la sfocatura dei corpi)
regia e coreografia Roberto Zappalà
produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza
Visto a MilanOltre il 1 ottobre 2017

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