Un’impressione
Affascinante il movimento con cui le danzatrici si scoprono per un momento la spalla, per poi ricoprirla immediatamente sistemandosi la camicetta. L’ho trovato sensuale, nonostante fosse quasi interrotto sul nascere.
Una sensazione
Angoscia.
Un aggettivo
Dispari.

Lorenzo, 29 anni, organizzatore teatrale

Un’impressione
Il contrasto tra il lungo silenzio iniziale riempito da azioni brusche e secche e l’effetto dell’attacco della musica, che coglie di sorpresa. Poi l’ossessione di una ‘frase’ di danza ripetuta all’infinito e impercettibilmente variata, le leggere sfasature che si ricompongono sempre. Meravigliosa anche la mise en èspace che continua a ridefinire gli schemi visivi.
Una sensazione
Possiamo indovinare molte cose su queste ragazze anche senza conoscerle, capiamo quando sono felici, serie, annoiate, divertite. Ho visto la pièce per la prima volta negli anni ’80 e, nonostante sia passato più che qualche anno, è uno spettacolo che non invecchia.
Un aggettivo
Di impatto.

Alessandra, 42 anni, insegnante di danza

Un’impressione
Mi ha colpito il ruolo delle sedie durante tutto l’arco della performance. Se dovessi isolare un solo fotogramma all’interno dello spettacolo, sceglierei il momento in cui le ragazze danzano rimanendo sedute.
Una sensazione
Bellezza.
Un aggettivo
Ripetitivo, in senso positivo.

Silvia, 31 anni, fisioterapista

Un’impressione
Ho trovato particolarmente interessante il modo in cui le danzatrici si scostano i capelli dal viso: un gesto che riesce a trasmettere molto, continuando a essere replicato e modificato durante la performance.
Una sensazione
Energia.
Un aggettivo
Forte.

Luisella, 56 anni, avvocato

Un’impressione
Non c’è un’immagine sola che mi ha colpito in particolare: era interessante il disegno complessivo creato dalla coreografia che attraverso le variazioni crea degli spazi e poi si ricompone in geometrie lineari. Bellissimo il movimento sincopato delle danzatrici.
Una sensazione
La percezione di una sensualità sottile.
Un aggettivo
Semplice.

Annalisa, 27 anni, danzatrice

Un’impressione
Le espressioni del viso delle danzatrici sono determinanti: ognuna di esse è connessa a un movimento, lo rafforza e lo completa. Bellissimo il gioco di sguardi, intensi, scambiati simmetricamente tra le danzatrici.
Una sensazione
Difficile averne una sola: semmai proprio la molteplicità del sentire.
Un aggettivo
Estremo.

Elena, 20 anni, studentessa

A cura di Silvia Baldo e Chiara Carbone

Rosas danst Rosas
coreografia Anne Teresa De Keersmaeker
interpreti Laura Bachman, Léa Dubois, Yuika Hashimoto, Soa Ratsifandrihana
Visto a MilanOltre il 28 settembre 2017

Questo contenuto è parte dell’osservatorio critico MilanOltreView