Secondo Simona Bertozzi
Il mio modo di lavorare su una performance inizia dal silenzio. Anche se ho già fissato delle tracce musicali da utilizzare in uno spettacolo, comincio dall’assenza di suoni: mi aiuta a dare libero sfogo al movimento. Mentre la musica obbliga il danzatore a certe geometrie, l’assenza di interferenza sonora permette al corpo di essere aperto e libero nello spazio.
a cura di Rebecca Grassi e Giulia Villa
Questo contenuto è parte dell’osservatorio critico MILANoLTREview