Ci sono tantissimi tipi di poesia. C’è quella che sa dipingere un’immagine a parole oppure quella che, con il potere di un verso ben costruito, è in grado di dare al lettore l’improvvisa comprensione di qualcosa che non aveva mai provato prima. All’opposto, c’è anche un tipo di poesia che dice esattamente quello che pensavi già ma che finalmente è in grado di dirlo efficacemente: è la poesia in cui ogni verso ti risuona dentro parlando della tua quotidianità ma nobilitandola con le parole perfette che non avevi ancora trovato.

A quest’ultima categoria appartiene la poesia di Lorenzo Maragoni, in scena presso la discoteca Q Club per il Nolo Fringe Festival edizione 2021. Il suo repertorio di stand up poetry comprende poesie che verrebbe voglia di leggere e rileggere su carta stampata: poesie d’amore (delicate, mai banali), poesie sulla quotidianità dei trentenni, poesie su inezie della vita di tutti i giorni, poesie che parlano dei poeti e del potere della poesia.

Il passaggio da un componimento all’altro avviene in modo fluido e mai pretestuoso, forse anche grazie all’esperienza da regista di Maragoni, che convive nell’artista con l’animo del poeta. Due parole di contestualizzazione precedono la recitazione dei versi confondendosi con essi, grazie alla capacità dell’autore e performer di calcare la scena in modo carismatico ma mai invadente. A un certo punto ci si rende conto che ha smesso di parlare l’artista e hanno cominciato a parlare i suoi versi: la poesia, anche quando si presenta nel formato della stand up poetry, ha sempre bisogno di uno spazio per diventare qualcosa di interiore. In ogni caso, il tono rimane sempre leggero e godibile, in virtù dell’alternanza di temi e toni. Senso del ritmo, enfasi, coinvolgimento fanno emergere come l’effetto di spontaneità sia ottenuto grazie a scelte non improvvisate, e rendono lo spettacolo un vero e proprio crescendo in grado di ingaggiare tanto lo spettatore arrivato in ritardo quanto l’avventore del bar capitato lì per caso.

Durante lo spettacolo, infatti, Lorenzo non commette errori: davanti a un pubblico rapito dall’inizio alla fine, la parola poetica si prende tutto lo spazio possibile, creando una musicalità tale da rendere superflua perfino la “consolazione” di una musica di accompagnamento.

Non si può classificare come spettacolo di teatro; seppur affine, la stand up poetry è un’espressione artistica in cui convivono a pari merito estro poetico e capacità scenica. Forse proprio per questo la performance si adatta alla perfezione alla volontà del Nolo Fringe festival di portare l’arte in luoghi non tradizionali, per catturare un pubblico non necessariamente avvezzo al teatro. Perfino la poesia, la più elitaria delle arti, può essere fruita per le strade, nei bar o in una discoteca di musica elettronica di Nolo.

Chiara Carbone, Giulia Rossino

STAND UP POETRY
di e con Lorenzo Maragoni


Questo contenuto è esito del progetto di Stratagemmi per Nolo Fringe Festival 2021