Dannatamente romagnolo, dannatamente spudorato… dannatamente sé stesso! La scena è completamente spoglia, Eleazaro Rossi compare solo con il suo microfono. Luci basse, ma voce forte e chiara, gli spettatori sono seduti attorno ai tavolini del bar Tranvai di Milano, si parte! Da subito, il monologo è informale, secco, esilarante. Eleazaro è senza freni, come se avesse in mano un drink da una parte e una sigaretta dall’altra: potrebbe essere chiunque, un amico, un fratello, uno zio, il barista che ti conosce da una vita.
Lo spettacolo è un flusso di coscienza irresistibile: il pubblico lo avverte, lo sente e ride. E così l’attore si apre e parla di sé, della sua vita, del rapporto con la famiglia, della sua infanzia: il ricordo della nonna, l’esperienza della quarantena che è valsa come quattro anni della vita di un cane, la convivenza secolare — che più che convivenza è ormai un lento lasciarsi andare, spogliarsi per affermare senza difese; «sono così amore mio, così come mi vedi, nudo e completamente scalzo». E poi anche il padre, ex sessantottino che, nel momento più “religioso” della sua vita, coincidente con la nascita dell’attore, decide il fatidico nome: ELEAZARO! Eleazaro Rossi… un ossimoro! Un marchio di fabbrica difficile da scordare, ma anche da pronunciare: Azaro, Melenzana… Ibruprofene? Va benissimo anche Ibuprofene. Il rapporto con la figlia regalo di Natale all’inizio, scomodo pacco da rifilare ai sette anni. Un racconto per niente politically correct, di un Eleazaro padre alle prese con la gestione della figlia, una giovane donna che lo fa riflettere e scontrare con il femminismo, con il rapporto uomo-donna e con la crescita di un futuro seccante essere umano. Eleazaro è empatico, comico, divertente e spudoratamente sincero. Uno sfigato come tutti noi, anzi peggio. Lo spettacolo è senza maschere, una studiata condivisione di esperienze che progressivamente colpisce e affonda nelle vite degli spettatori: una sfida di boxe all’ultimo respiro… tra una risata e l’altra.
Gloria Giovanditti
The Eleazaro experience
di Eleazaro Rossi
visto al Tranvai di Milano_ 8-12 settembre alle ore 19.30
Spettacolo in programma per Nolo Fringe Festival 2020