Quali parole assoceresti a questo spettacolo?
Federica – Come sensazione, sicuramente direi “divertimento”. Se dovessi descrivere lo spettacolo, “lavoro profondo”, è quello che ho visto da parte dei due attori; una “relazione bellissima”, tra loro due e nella storia che raccontano.
Fabrizio – Risate e morte; mi sembra un lavoro molto bello, dove si affronta un tema nella sua interezza, nel suo “doppio”: Aronica e Barra parlano della comicità e dell’amarezza che, a volte, ci sta dietro.
Qual è la cosa che più ti ha colpito di tutto The ridere?
Federica – Il coraggio di andare a fondo di alcune sensazioni, anche proprio in scene che potevano risultare fastidiose e troppo “osate”. Però sono andati fino in fondo.
Daniele – La coppia. Secondo me sono azzeccatissimi insieme e si sono giocati molto bene la divisione delle parti.
Yehia – Conosco Salvatore da molto tempo e in questo momento le nostre vite si sono divise, perciò la riflessione che c’era dietro lo spettacolo mi ha molto toccato. Anche la parte sulle battute razziali e sessiste mi ha colpito perchè in effetti la loro comicità di stasera non c’entrava nulla con tutto questo, non c’era niente di banale: ho apprezzato moltissimo.
Quale consiglio daresti a questa compagnia?
Federica – Di continuare a “fare le loro cose”, come direbbero loro!
Cosa pensi della doppia faccia dello spettacolo?
Roberta – L’ho molto apprezzata, ma mi ha anche lasciata interdetta: hai questi attimi di grasse risate, e un momento dopo ti trovi davanti la tragedia. Non so se questa scelta ha dato più profondità, ma di sicuro ha introdotto una riflessione finale. Se anche ti aspetti qualcosa di diverso, così è ben equilibrato.
A cura di Chiara Carbone, Emanuela Gussoni, Veronica Polverelli